“La presenza oggi a Norcia del Presidente Sergio Mattarella, nei confronti del quale esprimo profonda gratitudine, ci dà lo slancio necessario a rinnovare l’impegno e intensificare ogni sforzo per garantire il completamento del percorso di ricostruzione e rinascita che i cittadini di questi territori, feriti ma ricchi di storia, risorse e bellezza, hanno diritto di vedere realizzato nel più breve tempo possibile.
Mi unisco ai sentimenti di gratitudine a Lei rivolti per aver inteso avviare proprio qui
a Norcia, nel cuore del cratere del Centro Italia, il nuovo ciclo delle sue visite
istituzionali. Si tratta di un gesto denso di significato, che rinsalda la fiducia nelle
Istituzioni, in uno dei processi di ricostruzione più complessi degli ultimi decenni. E lo è tanto più oggi in queste ore drammatiche di guerra nel cuore del continente europeo. La sofferenza di questi due anni di grave crisi pandemica, che ha portato via troppe vite, costretto a restrizioni, causato crisi economica e molte solitudini, nei luoghi colpiti dal terremoto è stata ancor più intensa, perché ad emergenza si è aggiunta nuova emergenza; e cittadini, imprese, amministratori locali hanno affrontato sacrifici senza precedenti.
A questa comunità del cratere si dirige costantemente il nostro pensiero; a dare
risposta a questa sofferenza sono stati rivolti tutti gli sforzi e le energie, anche
nei periodi di forzata chiusura indotta dalla crisi sanitaria.
Voglio ringraziare le migliaia di persone che, in diverse funzioni e a tutti i livelli, hanno contribuito e stanno contribuendo a questo impegnativo processo: i dipendenti e collaboratori delle strutture pubbliche centrali e locali, i professionisti, le imprese.
Le molteplici semplificazioni normative e procedimentali che abbiamo promosso e
conquistato nei due anni trascorsi, per le quali ringrazio Governo e Parlamento,
insieme alle consistenti risorse finanziarie che lo Stato ha messo a disposizione (negli
ultimi due anni sono stati stanziati circa 10 miliardi aggiuntivi), hanno consentito di
autorizzare e finanziare nel corso del 2021 oltre 5.200 cantieri privati, portando il
numero complessivo dei cantieri aperti in tutto il cratere dall’avvio della
ricostruzione ad oggi a quasi 12.200, 720 dei quali nella sola Norcia (di cui 230
nell’ultimo anno).
Lo ha detto oggi a Norcia il Commissario Straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, in occasione della visita del Presidente della Repubblica.
“La sua visita – ha proseguito Legnini – è la conferma del forte e convinto impegno dello Stato per la ricostruzione e a sostegno dei molti cittadini che ancora oggi vivono in condizioni di sofferenza. Grazie al nuovo quadro delle regole e delle risorse finanziarie, molto irrobustito dalle ultime due Leggi di Bilancio, ci sono oggi tutte le condizioni per garantire ai territori delle quattro regioni del Centro Italia una ricostruzione di qualità, in sicurezza e in tempi ragionevoli. Sono certo che tutti gli attori della ricostruzione, a partire dai professionisti e dalle imprese con i quali intendiamo condividere il complesso percorso che abbiamo di fronte, condividano questo obiettivo, per raggiungere il quale occorre un rinnovato impegno collettivo” ha aggiunto il Commissario.
Il rapporto sull’andamento della ricostruzione nel 2021, che sarà diffuso dal Commissario all’inizio della prossima settimana, evidenzia una fortissima crescita del numero delle richieste di contributo approvate nel corso dell’anno, 5.200, che hanno portato all’apertura di altrettanti cantieri. L’importo complessivo dei contributi concessi l’anno scorso è stato di circa 2 miliardi, dagli 1,6 miliardi di fine 2020, a 3,6 miliardi di euro. Il valore dei contributi richiesti, con le quasi 22 mila domande di contributo presentate fino a questo momento, è pari a 6,5 miliardi di euro.
Grazie alle Ordinanze speciali in deroga, anche per i comuni più colpiti, ai nuovi meccanismi per la ricostruzione delle chiese e all’impulso dato ai soggetti attuatori degli interventi con la definizione dei cronoprogrammi, nel 2021 si è registrato il raddoppio della spesa per le opere pubbliche, passata a 559 milioni di euro dai 265 del 2020.
Nel corso del 2021, a cinque anni dagli eventi sismici, è stato anche ridefinito il quadro dei danni causati dal terremoto attraverso censimenti specifici e la richiesta ai cittadini di manifestare la volontà a richiedere il contributo sisma.
La stima della spesa complessiva necessaria per la riparazione dei danni è pari a 27,2 miliardi di euro: 19,4 miliardi di euro per la ricostruzione privata, 6,6 miliardi per la pubblica, 1,2 miliardi per le chiese e gli edifici di culto.
Rispetto a questa situazione, alla fine dello scorso anno il numero delle richieste di contributo per l’edilizia privata già presentate era pari al 40% del totale (22 mila domande su 50 mila attese nel complesso), mentre in termini di valore le istanze già avanzate coprono un terzo della spesa stimata complessiva (6,5 miliardi su 19,4).