A dirlo è il gruppo assembleare del Partito Democratico.
“Per il resto – spiegano i consiglieri dem – ciò cheemerge chiaramente è che questi 183 milioni di risorse non sono stati stanziati dalla giunta Acquaroli, ma dall’Unione Europea grazie all’accordo siglato nel luglio del 2020 sul Recovery Fund. Risorse che peraltro, va ricordato, sono giunte all’Italia e alle Marche solo grazie all’impegno diautorevoli figure come Roberto Gualtieri, David Sassoli, Paolo Gentiloni e, successivamente, Giuseppe Conte, visto che partiti sovranisti come la Lega di Matteo Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni avevano tentato di sabotare in ogni modo quell’accordo. Tra l’altro, invece di rivendicare meriti non propri, molti assessori e consiglieri regionali farebbero bene a riconoscere il lavoro svolto dal governo nazionale, visto che gli interventi inseriti nella programmazione seguono pedissequamente la strategia tracciata dal Pnrr”.
“Un’ultima questione – conclude il gruppo dem – è quella della carenza personale. Con molta più onestà intellettuale di tanti suoi assessori e consiglieri, il presidente Acquaroli ha riconosciuto come il tema, generato dai vincoli imposti a tutte le Regioni dall’ormai noto decreto Balduzzi del 2012, abbia rappresentato un grande problema sia per la precedente Amministrazione che per quella attuale, sostenendo di fatto l’infondatezza delle accuse mosse al centrosinistra durante la campagna elettorale. Noi non faremo lo stesso loro errore, sappiamo che senza un forte investimento sul personale, si rischia di trasformare tante nuove strutture in contenitori vuoti. Per questo ci adopereremo a ogni livello per ricercare insieme una soluzione comune”.