“Ascoli e Fermo seguano l’esempio di Torino dove l’amministrazione comunale collabora con il florovivaismo del territorio per migliorare e arricchire il verde urbano”.
La proposta arriva da Armando Marconi e Francesco Goffredo, presidente e direttore di Coldiretti Ascoli Fermo che proprio nei mesi scorsi avevano sollecitato gli enti locali a non farsi sfuggire le possibilità date dal Pnrr con 190 milioni di finanziamenti a fondo perduto per il restauro e la valorizzazione di parchi e i giardini storici pubblici.
“Ora arriva l’esempio di Torino dove – proseguono – si è intrapreso un percorso di scrittura di un prototipo di Contratto di Coltivazione: accordi tra le pubbliche amministrazioni e le aziende florovivaistiche per rispondere alla richiesta di piante per avere città più belle, più salutari, più fresche anche in risposta ai cambiamenti climatici”. Un sistema che tutela anche le piccole medie imprese del settore che trovano difficoltà a imporsi in gare d’appalto dove il massimo ribasso premia i grandi gruppi spesso a scapito della qualità e della perizia nella successiva manutenzione. Le province di Ascoli e di Fermo ospitano la maggior parte delle imprese florovivaistiche marchigiane. Tra vivai, coltivazione e riproduzione di piante, aziende attive nell’arboricoltura il sud delle Marche rappresenta oltre il 42% dell’intera regione. . “Come Coldiretti – sottolinea il presidente Marconi – riteniamo che si tratti di un’opportunità straordinaria per i cittadini e per le stesse imprese del territorio”.