“È urgente che Regione Marche e governo nazionale intervengano con stanziamenti straordinari per sostenere il settore della pesca, gravemente danneggiato dall’insostenibile caro gasolio che rende anti economica l’uscita in mare dei pescherecci. La strada che auspichiamo è quella dei ristori immediati, a partire dalle attività costrette a investire maggiormente in carburante, per evitare che tante imprese ittiche, già provate dalla pandemia, cessino di esistere a causa di un possibile lungo stop. L’obiettivo non è solo salvaguardare un patrimonio economico del nostro territorio, capace di creare occupazione e far giungere nelle nostre tavole un prodotto sano e di qualità, ma anche un tratto saliente della tradizione e dell’identità marchigiana, che nelle marinerie delle nostre comunità costiere trova un saldo punto di riferimento”.
A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi.
“Oltre al dramma della perdita di posti di lavoro – aggiunge Mangialardi – una profonda crisi del comparto pesca potrebbe innescare poi ulteriori problemi di carattere sociale. Penso, in particolare, al rischio che incombe su una fetta di lavoratori stranieri che, privati del lavoro, potrebbero piombare nell’irregolarità. Ma penso anche all’interruzione dell’importante servizio svolto da tante marinerie per il recupero della plastica in mare, pratica ambientalista che tanti buoni risultati ha dato nel corso degli ultimi anni. Sono tutti motivi che, a mio avviso, dovrebbero spingere la giunta regionale ad adoperarsi subito in prima persona anziché attendere il governo”.