“I 48 centesimi al litro come prezzo minimo che Granarolo ha deciso di riconoscere agli allevatori, più Iva a premi, siano di esempio a tutti gli altri gruppi industriali e cooperativi”.
Sono le parole di Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche che plaude alla scelta responsabile del gruppo bolognese “in un momento estremamente critico per gli allevamenti bovini visto l’incremento dei costi. Un rischio per un settore che nelle Marche è già in difficoltà da anni e senza il quale sono in pericolo economia, occupazione, conservazione degli ambienti naturali e tenuta delle aree rurali e montane, zone spesso svantaggiate e soggette a spopolamento”.
La Regione Marche nei giorni scorsi ha stimato un 40% di aumento dei costi rispetto al 2020 per gli allevamenti bovini e bufalini da latte. Nella nostra regione si contano oltre 3.200 allevamenti con circa 48mila bovini ma di questi appena il 15% è orientato verso il latte. In 20 anni la produzione di latte si è dimezzata.
“L’adeguamento dei compensi – aggiunge la presidente Gardoni – è necessario per salvare le stalle sopravvissute, attrici di una produzione che vale 28,5 milioni di euro nella nostra regione con una ricaduta positiva in termini di reddito e coesione sociale”.