Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà: “Aiutiamo gli ucraini senza discriminare gli italiani”. Incontro con esponenti del ministero

L’avvocato Erich Grimaldi, presidente del movimento politico Ucdl, Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà, ha incontrato alcuni esponenti del Ministero della Salute, a seguito della manifestazione organizzata da Ucdl fuori dalla sede istituzionale, dal titolo “Aiutiamo senza discriminare gli italiani”, circa la decisione del Governo di accogliere i sanitari ucraini, in sostituzione di medici italiani sospesi dal servizio, derogando all’istruttoria prevista dalla normativa vigente per l’ammissione lavorativa degli stranieri in Italia.

All’incontro hanno partecipato, unitamente a Grimaldi, la dottoressa Laura Smirni, in rappresentanza dei medici e la dottoressa Désirée Renault, in rappresentanza degli psicologi, la dottoressa Grazia Corbello, direzione generale professioni sanitarie, il dottor Alessandro Milonis, vice capo di gabinetto, e il dottor. Luigi Patacchia, dirigente medico della segreteria del ministero.

Presenti numerosi medici, psicologi, infermieri, farmacisti, fisioterapisti ma anche docenti, commercialisti e tanti altri professionisti e cittadini, nonché sostenitori di UCDL.

“Abbiamo chiesto chiarimenti sull’impiego dei predetti sanitari, nelle strutture ospedaliere, senza la conoscenza della lingua italiana, – ha spiegato Grimaldi, – ma soprattutto, in quanto cittadini di un paese in cui non è previsto obbligo vaccinale, forse lavoreranno previo tampone molecolare, con pregiudizio e discriminazione di tutti i sanitari italiani costretti ad una illegittima proroga dell’obbligo, sino al 31 dicembre, nonostante la cessazione dello stato d’emergenza, nonché in danno di tutti coloro che hanno subito reazioni avverse non correlate, nonché in danno di tutti i precari non ancora stabilizzati”.

Sono stati inoltre chiesti chiarimenti “sull’omesso reintegro immediato di tutti i sanitari guariti nonostante la previsione in tal senso stabilita dall’art. 8 del DL n. 24 del 24 marzo 2022, – ha aggiunto l’avvocato, – abbiamo segnalato anche la necessaria attenzione al corpo docente non vaccinato, per l’assurda e discriminatoria previsione nel DL del 21 marzo di un rientro a scuola, previo tampone molecolare, senza possibilità di contatto con gli alunni”.

Grimaldi ha concluso: “abbiamo chiesto al ministero di chiarire con urgenza tutti questi aspetti anche alla luce del provvedimento del Consiglio di Stato della regione Sicilia che ha rimesso alla Corte Costituzionale la questione di legittimità della norma che prevede un obbligo vaccinale, in assenza di approfondimento sulle potenziali reazioni avverse, sull’inadeguatezza della vaccinovigilanza attiva e passiva, sul mancato coinvolgimento dei mmg nel triage pre-vaccinale e sull’omessa previsione di accertamenti diagnostici preventivi”.

Infine il presidente Ucdl, contestando l’illegittima proroga del green pass, in danno degli imprenditori, ha preannunciato “una battaglia legale per chiedere il risarcimento per conto di tutti i sanitari guariti e non reintegrati negli scorsi mesi pur in vigenza della medesima circolare del marzo 2021 richiamata nell’ultimo DL, nonché per tutti i lavoratori sospesi che non hanno ricevuto la garanzia di un assegno alimentare”.

Gestione cookie