Ufficio Dogane nell’ex municipio. Per il sindaco Spazzafumo e’ un grande prestigio per la città e opportunità di lavoro per i giovani

SAN BENEDETTO – Il sindaco di San Benedetto del Tronto, Antonio Spazzafumo, fa alcune precisazione in merito alla vicenda della convenzione con l’Agenzia delle Dogane.

“Ritengo utile fare alcune puntualizzazioni per chiarire meglio i contorni dell’operazione finalizzata al recupero dell’ex palazzo comunale di piazza Battisti.
L’Agenzia delle Dogane – spiega il primo cittadino – è in procinto di riorganizzare la propria struttura scorporando le Marche dalla Direzione Interregionale di Bologna e creando una Direzione Marche – Umbria.
In questo contesto, è intenzione dell’Agenzia potenziare la rete degli uffici doganali marchigiani, dai due attualmente esistenti (Ancona e Civitanova) a 4, con la creazione di uffici a Pesaro/Urbino e, appunto, San Benedetto del Tronto. Va ricordato infatti che attualmente la nostra città non ha un Ufficio Doganale (U.D.) ma una semplice Sezione Operativa che dipende da Civitanova Marche.
Vi sono specifiche risorse di cui l’agenzia dispone per riqualificare edifici da adibire a proprie sedi, e lo ha già fatto anche in palazzi antichi come a Venezia. A San Benedetto, la convenzione definita dalla precedente Amministrazione individua appunto l’ex palazzo municipale di piazza Battisti come sede di U.D.
Va ancora precisato che l’U.D. è un ufficio amministrativo: per le operazioni doganali, i mezzi pesanti devono recarsi in una struttura logistica dedicata, tecnicamente definita S.O.T., che potrebbe essere l’attuale sede in zona porto o, più probabilmente, l’area del Centro Agroalimentare nella quale sono stati già effettuati specifici sopralluoghi.
Il protocollo che abbiamo recentemente modificato prevede che il restauro del vecchio Municipio preveda la messa a disposizione della comunità locale dell’intero piano terra. In sede di definizione dell’accordo, potremo senz’altro inserire la disponibilità, anche in chiave polifunzionale, della vecchia sala consiliare, così ricca di ricordi e di testimonianze del passato della città.
Quello che mi preme rilevare è però il grande prestigio che deriverebbe per la città dall’avere una struttura pubblica del rango dell’Ufficio Doganale, fortemente attrattivo per tutta l’area industriale e produttiva che va dalla Vallata del Tronto a quella del Vibrata, per di più capace di intercettare, grazie ad una sede logistica collocata in prossimità dello svincolo autostradale, una notevole quota del traffico merci che si muove lungo la direttrice adriatica.
La sede potrà contare sul personale altamente qualificato che è in servizio nella sezione doganale sambenedettese, opportunamente rafforzato per far fronte al volume superiore delle operazioni che qui si svolgerebbero e dunque con nuove opportunità lavorative per i giovani.
Quanto alla disponibilità di parcheggi, si potranno senz’altro individuare nelle vicinanze del palazzo soluzioni sia per i lavoratori sia per gli utenti”, conclude il primo cittadino di San Benedetto.

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