GROTTAMMARE – Destano preoccupazione, alcune crepe accertate nei muri del lavatoio di Santa Lucia: per questo è stato disposto il divieto di accesso all’area, dove sorge la chiesa voluta dalla sorella di Papa Sisto V, Camilla Peretti.
L’ordinanza è stata firmata dal sindaco di Grottammare, Enrico Piergallini, dopo i rilievi effettuati dai tecnici comunali nella struttura sottostante l’ingresso dell’edificio cinquecentesco, già chiuso al pubblico per i danneggiamenti del terremoto del 2017.
La struttura dell’antico lavatoio costituisce il sotto-strada della via di accesso alla Chiesa di Santa Lucia, che, sebbene chiusa, resta una meta privilegiata per i turisti che visitano il borgo, per via del suggestivo affaccio verso il mare. In quanto tale, l’ordinanza che circoscrive l’area a rischio ha l’obiettivo di eliminare potenziali fonti di pericolo per la pubblica incolumità.
“Le tre volte a botte, sottostanti la via di acceso alla Chiesa di Santa Lucia e prospicienti la piazzetta si presentano in uno stato manutentivo non buono ed in particolare a destare perplessità circa la sicurezza di tali strutture è la volta del lato nord-est – si legge nella relazione dell’architetto Morena Corradetti, del servizio Controllo attività edilizia, in sopralluogo insieme al geometra Nazzareno Cecchini – Le tre volte a botte sono tutte e coinvolte da fenomeni di fessurazione dei giunti in malta cementizia tra i mattoni e tale fenomeno rientra in un quadro fessurativo pressoché normale, tenuto conto delle naturali dinamiche di usura. Diverse sono le fessurazioni rilevate nella volta posta a nord-est, che non interessano esclusivamente i giunti tra i mattoni, bensì risultano lesionate a taglio e a scorrimento del paramento murario. Inoltre, si evidenzia il distaccamento di alcuni mattoni lungo l’arco d’imposta della volta in esame”.
“Abbiamo ricevuto segnalazioni che non potevano non essere affrontate immediatamente – afferma il sindaco Enrico Piergallini – . Le piccole fessurazioni che le volte presentano richiedono un approfondimento. Pur non essendo, dunque, una situazione grave abbiamo preferito intervenire interdicendo le aree sottostanti e sovrastanti il lavatoio. D’altra parte, la stessa chiesa di Santa Lucia è chiusa a seguito del sisma del 2017. La Parrocchia, la Diocesi, il Comune e la Regione Marche stanno lavorando insieme affinché il cantiere per la sistemazione della chiesa possa partire il prima possibile entro l’anno del 500mo anniversario della nascita di Sisto V. In questo modo affronteremo la sistemazione di tutta l’area contemporaneamente”.