L’11 marzo viene ricordato l’eccidio di Pozza e Umito, frazioni di Acquasanta Terme. Nei due paesi, si consumò una delle stragi più efferate che colpì il territorio Ascolano durante la Seconda guerra mondiale.
“All’alba dell’11 marzo 1944 un nutrito gruppo di soldati tedeschi guidati da collaborazionisti fascisti della provincia attaccò la frazione di Pozza incendiando tutte le case dei contadini accusati di dare ospitalità ai partigiani del comandante dei carabinieri Ettore Bianco.
I nazifascisti per rappresaglia fucilarono otto giovani davanti agli occhi dei loro parenti, a Umito, dopo essersi scontrati con i partigiani, sfogarono la loro rabbia contro la popolazione locale devastando il paese e uccidendo Nicola Donfrancesco e Anna Sparapani, una bambina di pochi mesi. Nel combattimento persero la vita anche 23 partigiani, la maggior parte dei quali stranieri.” – spiega il sindaco Sante Stangoni.
Nel dopoguerra le spoglie dei caduti sono state seppellite nel “Cimitero Partigiano Internazionale di Pozza”.
Per non dimenticare quello che accadde nell’Acquasantano e la “lunga scia nera” degli eccidi avvenuti in Italia dopo l’8 settembre del 1943, l’Istituto Storico Provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche di Ascoli Piceno ha organizzato la presentazione dell’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia.
Alla presentazione dell’Atlante interverrà il prof. Paolo Pezzino Presidente dell’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” di Milano che ha coordinato il progetto di questo importante strumento per la conoscenza e la ricerca storica.
L’evento, con il patrocinio della Provincia di Ascoli Piceno, del Comune di Acquasanta Terme e dell’Anpi provinciale, sarà coordinato dal Direttore dell’ISML Costantino Di Sante e potrà essere seguito in diretta giovedì 11 marzo alle 17,30 sulla pagina facebook dell’Istituto e sulla pagina web ascolistoria900.com.