Si è tenuto dal 28 al 31 ottobre scorsi ad Appignano del Tronto (AP) il meeting internazionale di Ruritage, ambizioso progetto europeo finanziato dal programma di Ricerca e Innovazione Horizon 2020 con l’obiettivo di sperimentare un innovativo approccio di rigenerazione rurale fondato sul patrimonio culturale e naturale dei territori e delle comunità coinvolte.
Il launch workshop si è aperto con un momento di approfondimento scientifico e ha visto la partecipazione di 40 partner provenienti da oltre 20 Paesi tra università, fondazioni, Geo Parchi, UNESCO, distretti agroalimentari, importanti network turistici e altri soggetti di calibro internazionale.
L’occasione è stata proficua per lanciare la fase di avvio delle azioni concrete che si svilupperanno, a partire da dicembre 2019, su tutto il territorio appignanese. Gli esperti hanno analizzato lo stato dell’arte e hanno discusso la programmazione delle attività, in un confronto fruttuoso tra tutti gli agenti coinvolti. Le singole azioni, in totale sinergia, contribuiranno a fare di Appignano del Tronto un luogo vocato alla valorizzazione sostenibile dei patrimoni rurali, culturali, storici ed economici locali.
Il meeting si è chiuso il 30 ottobre con un Social Event, un momento di aggregazione: i partner internazionali hanno incontrato la comunità di Appignano. Oltre 300 i partecipanti – fra abitanti e stakeholder di progetto – che hanno preso parte all’appuntamento per affrontare insieme le sfide progettuali in un momento di crescita, di confronto costruttivo, socialità e divertimento tra laboratori di cucina tipica e momenti dedicati al folklore.
Il Sindaco di Appignano, Sara Moreschini, a margine dell’evento ha dichiarato: “Quando sono diventata Sindaco di questa piccola comunità non avrei minimamente immaginato di poter ospitare questo pezzo di mondo nel nostro piccolo teatro. Appignano del Tronto è un paese di circa 1800 abitanti, una piccola comunità rurale del sud delle Marche che da anni subisce lo spopolamento e la crisi economica tipica delle aree interne, una tendenza che non accenna ad arrestarsi proprio perché in tutto il mondo le popolazioni si spostano in massa nelle città maggiori, dove ci sono più possibilità di lavoro. Vivere in un piccolo paese rurale restituisce una qualità della vita molto più alta, per questo vogliamo continuare a crederci e a studiare nuove soluzioni per attrarre nuovi cittadini. Progettare la nostra piccola parte di Ruritage ci ha dato la possibilità di iniziare a guardare oltre le inagibilità, oltre le messe in sicurezza degli immobili, ci ha dato la forza e la voglia di pensare ad una ricostruzione di tutto il sistema “comunità”; Ruritage è diventato in questo ultimo anno la casa delle associazioni culturali e turistiche, dei produttori, degli agricoltori, degli artigiani locali e delle persone che amano questo territorio. Stiamo lavorando per trasformarci in una comunità resiliente, capace di utilizzare il proprio enorme patrimonio naturale e culturale esistente per crescere”.