Fa ancora discutere la recinzione con tanto di punte aguzze installata a protezione del campetto in terra battuta della chiesa di Santa Maria Goretti a Piazza Immacolata.
Sull’argomento è intervenuto anche Luigi Travaglini, già Presidente della circoscrizione di Porta Maggiore: «Sono un anziano parrocchiano della chiesa di Santa Maria Goretti – ha scritto in una nota – e ne approfitto per chiarire il motivo per cui il parroco ha proceduto ad installare la nuova recinzione: serve per evitare che i ragazzi la scavalchino.
I campi erano delimitati da una vecchia recinzione ormai corrosa in più punti quindi motivo di pericolo per chi vi si appoggiava o peggio per chi la scavalcava per andare a giocare. La normativa vigente – ha proseguito Travaglini – prevede un’altezza minima di 180 centimetri e i ferri appuntiti sono stati aggiunti proprio come ulteriori dissuasori. Si precisa che i sacerdoti non intendono impedire l’uso dei campi, ma rientrare nella normativa vigente contribuendo all’educazione dei ragazzi. Non si può scavalcare. Il cancello principale della parrocchia è sempre aperto e si può chiedere di giocare. A nessuno è mai stato opposto un rifiuto.
Per quanto riguarda poi i cartelli posti alla base delle colonne del sagrato – ha concluso – invitano al rispetto del luogo. Gli ispiratori dell’articolo di protesta non hanno alcuna appartenenza alla comunità parrocchiale perché non conoscono come vengono affrontate le spese né (peggio) la vita sacramentale che vi si svolge. E’ vero che vi è un caldo di frequenze in parrocchia dovuto però a motivi più profondi e non a questi semplici provvedimenti addirittura sollecitati dagli stessi fedeli. Se esiste un cartello sul sagrato è perché esisteva un problema da regolamentare».