Il Consigliere regionale Andrea Maria Antonini della Lega, è il primo firmatario della proposta di legge che lo scorso luglio ha
portato alla storica riforma in materia, spiega. “È il momento del passo ulteriore: ripristinare strutture sfitte o inagibili con i fondi del PNRR”. Solo nel Piceno sono 217.
Ulteriore passo per il diritto alla casa dei cittadini marchigiani. Ad annunciare il prossimo step a cui è chiamata la Regione Marche per il sostegno alle politiche abitative popolari è il Consigliere regionale della Lega Andrea Maria Antonini, Presidente della III Commissione ‘Ambiente e Governo del Territorio’, nonché primo firmatario della proposta di legge che lo scorso luglio ha portato alla storica riforma sul riordino della materia.
“Assicurare il diritto all’abitazione è tra le priorità che una Pubblica Amministrazione deve perseguire – esordisce Antonini -. Con la riforma proposta dalla Lega e approvata in estate sono stati introdotti finalmente nuovi elementi normativi che facilitano l’accesso agli alloggi popolari a determinate categorie di persone fino ad allora non sostenute: padri e madri single o separati
e con figli a carico, giovani coppie sotto i 35 anni, donne vittime di violenze domestiche.
A ciò si aggiungono le quote di riserva per appartenenti a Forze Armate o Vigili del Fuoco. Infine – prosegue sempre sulla nuova legge 16/2021 – sono stati aumentati i punteggi per l’accesso in
graduatoria ai residenti da più anni nel comune e disabili”.
Ma ora, secondo Antonini, è arrivato il tempo di un passo ulteriore e fondamentale a cui è chiamata la Regione: “Recuperare gli oltre mille alloggi di residenza pubblica nel territorio attualmente inutilizzati o inutilizzabili perché necessitano di interventi di riattamento o perché inagibili a causa del terremoto. Un intervento del genere – continua Antonini – può dare risposte
in tempi relativamente brevi alle oltre mille famiglie che si trovano in stato di necessità e attendono da anni l’assegnazione di un alloggio a canoni agevolati”.
Lo sforzo a cui è atteso Palazzo Raffaello comporta un investimento di diversi milioni a favore degli Enti proprietari o gestori di edifici pubblici, ovvero Comuni ed Erap. Antonini, a tal
proposito, aggiunge: “Lo stesso assessore Aguzzi (con delega alle case popolari, nda) si è già espresso favorevolmente durante una seduta del Consiglio regionale, mentre la III Commissione ‘Ambiente e Governo del Territorio’ da me presieduta e competente in materia è pronta ad accompagnare la Giunta Acquaroli nell’iter di tale iniziativa”.
Sui fondi, il Consigliere della Lega dice: “La Regione Marche sarà chiamata a gestire oltre 60 milioni di euro previsti dal programma ‘Sicuro, verde, sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica’, finanziato con risorse statali dei fondi complementari al PNRR. Questo, dunque, è il momento opportuno per agire”.
Il problema degli alloggi popolari dismessi è un tema che riguarda tutte le cinque province marchigiane con numeri importanti. “Solo nel Piceno si contano 160 alloggi inutilizzati e 57 inagibili che con interventi di adeguamento sismico, efficientamento energetico e
miglioramento ambientale verrebbero restituiti alla disponibilità dei futuri bandi, freschi della dotazione di un rinnovato e moderno regolamento” conclude Antonini.