La squadra, rientrata ieri sera ad Ascoli dal periodo di ritiro a Roma, ha voluto incontrare gli organi di informazione per prendersi pubblicamente le proprie responsabilità dopo la pesante sconfitta di Lecce.
Il 7-0 pesa come un macigno sul morale dei tifosi bianconeri e sull’affetto che la città ha sempre mostrato per questo gruppo. I rappresentanti della compagine di mister Vincenzo Vivarini hanno chiesto scusa, ma per mitigare la rabbia, la delusione e quel senso di vergogna dopo i sette gol subiti servirà ben altro. E la risposta vera i calciatori dell’Ascoli dovranno darla in campo sabato contro il Benevento. Le chiacchiere ora non servono più.
A rappresentare il team bianconero – come riportato dal sito internet societario – sono stati il capitano Padella, Troiano, Brosco, Ninkovic e Valentini.
“E’ la prima occasione che abbiamo di metterci la faccia come gruppo” – ha esordito il capitano, che, riferendosi al ko di sabato ha parlato di “disfatta mai vista, di vergogna nazionale che non meritavano nè la Città nè l’Ascoli” – “Chiediamo scusa a tutti, dai più piccoli ai più grandi e soprattutto ai tifosi che sono venuti per due volte a Lecce”.
#Valentini ha esteso le scuse anche a quei tifosi con cui mesi fa i calciatori avevano
stretto un patto per il raggiungimento della salvezza, un patto in cui la squadra aveva garantito impegno, serietà, professionalità: “Oltre a chiedere scusa voglio dire che questa squadra non è morta e reagirà, quello che non ti uccide ti fortifica, ma dobbiamo dimostrarlo sul campo e l’unione coi tifosi sappiamo che è la cosa più importante”.
Si scaldano gli animi in conferenza quando si parla dell’allenatore Vivarini. Il primo ad intervenire è #Brosco, che conosce il tecnico da più tempo e garantisce per la squadra: “Tutta la squadra è con il Mister, sabato è stata una partentesi bruttissima, ma siamo con l’allenatore in tutto e per tutto”.
#Troiano dà ancora più forza al concetto: “Come si può solo pensare che si perda 7-0 e la dignità a Lecce per fare fuori l’allenatore? Davvero è possibile perdere la dignità per questo? Ci sono due strade da poter percorrere: fare la cosa più semplice ovvero accodarsi a chi ci sta massacrando, anche giustamente, o porsi dalla parte di chi ci vuol dare una mano. Noi abbiamo bisogno di gente che ci dà una mano e lo dico per il bene dell’Ascoli. Penso che l’allenatore una mano l’abbia data a tutti in questa squadra e lo ha fatto dando la possibilità a tutti di giocare; in questo momento ha bisogno del nostro aiuto e sabato giocheremo anche per lui “.
#Ninkovic: “Sono qui anche io per metterci la faccia, ho giocato quasi tutte le partite e la
squadra e i tifosi hanno fiducia in me. La colpa di quello che è successo a Lecce è solo la nostra, non del Mister, dello staff tecnico o dei direttori. Abbiamo sbagliato tutto, io ho sbagliato tutto e mi prendo le colpe davanti ai miei compagni, è stata la vergogna più grande della mia vita. Sappiamo che chiedere scusa non basta e sabato dobbiamo fare punti”.
Reazione è la parola d’ordine in casa Ascoli a due giorni dalla sfida con il Benevento dell’ex Bucchi. A parlare con parole forti e incisive è ancora #Padella: “Sabato il Benevento dovrà aspettarsi non undici avversari ma una rosa intera che avrà una reazione d’orgoglio e la voglia di riconquistare quella dignità che a Lecce è stata persa”.