La nostra posizione, unitamente agli altri club di A e B, è quella di favorire l’apertura, sia pur parziale, degli stadi al pubblico. È un fattore di rilevante importanza, visti anche i buoni propositi generali. I piccoli casi di contagio accaduti sono stati affrontati e risolti. Abbiamo avanzato delle istanze alla Lega per favorire questa apertura al pubblico. Pensiamo anche sia un aspetto che può favorirci. Sapevo del calore che questa piazza riesce a dare alla squadra. Non abbiamo fatto ancora nulla. Il mio concetto di squadra riguarda tutti, anche la ‘squadra invisibile’ ovvero coloro che lavorano per questa società. La classifica esprime ancora delle difficoltà. Vogliamo che questa guardia alta resti. Siamo ancora umilmente coi piedi per terra. Chiediamo a tutti di mantenere questa compattezza, la stiamo costruendo pian piano. L’impegno è inteso, oggi c’è stato un doppio allenamento alla ripresa.

Avete  stilato un programma di massima per agguantare la quota salvezza?

“Nessuna tabella di marcia. Ora abbiamo in testa la Salernitana. In albergo, rientrati dalla gara di Cosenza, abbiamo subito pensato alla prossima gara. Nessuna tabella, ma consapevolezza che per questa squadra sarà ancora lunga. Dobbiamo guardare partita dopo partita, senza pensare troppo alle ipotesi di quota salvezza”.

Come è il bilancio di queste prime settimane? “Prima ho osservato. Ho visto che era il caso di un cambiamento alla guida tecnica. Il gruppo c’era. Ho lavorato per ricompattare tutto l’ambiente, assumendomi anche la responsabilità della scelta del nuovo tecnico. Dionigi è l’applicazione di quello che rappresenta per questa piazza il calcio, con tutte le sue caratteristiche. Fino alla fine dovremo lottare, come tutti gli altri club. 

 La società ha preso provvedimenti con Gravillon?

“Gravillon ha commesso una leggerezza. Lui ha colpito un giocatore con un pugno ed è stato visto. Il regolamento prevedeva tre giornate di squalifica, e così è stato. È stato anche utile per fargli capire l’errore, ha chiesto scusa, anche pubblicamente. Non lo giustifico, ma sta lavorando sodo. In questo momento c’è molta competizione in squadra, ed anche lui sa che deve riconquistarsi il posto.

Diversi acciaccati in vista della sfida con la Salernitana: recupererete qualcuno?

“Scamacca, Andreoni e Pucino stanno meglio. Contiamo di recuperarli. Gli altri lungodegenti non penso. Vedremo giorno dopo giorno. Andreoni domani farà una maschera protettiva. Pucino è in netta ripresa, e stiamo pensando di portarlo nella prossima gara..

Perchè ha scelto un tecnico come Dionigi per salvare l’Ascoli?

“Dionigi mi somiglia molto, siamo molto simili. Lui, secondo me, è il profilo ideale per far rendere questa squadra. La determinazione ha sempre riservato una qualità essenziale per me. Ci stiamo esprimendo al meglio e stiamo trasferendo tutte queste emozioni alla squadra. L’umiltà si è appropriata di noi.

La Salernitana arriverà con cinque assenze: un piccolo vantaggio?

“La loro rosa è molto importante, di assoluto rispetto. Chiunque giocherà sarà all’altezza della situazione. Non vanno viste come una opportunità per noi. Chi giocherà vorrà dimostrare che si può fare a meno di loro. Loro sono un ottimo gruppo e deve essere rispettato. Tutti i granata sono da temere, al di là del singolo o delle assenze. Loro hanno una squadra forte, che dobbiamo temere”.