Si è svolta questa mattina, presso la sala stampa della sede sociale di Corso Vittorio Emanuele, la conferenza stampa di presentazione del Direttore Sportivo Marco Valentini. A fare gli onori di casa sono stati il Presidente Carlo Neri e il Direttore Generale Claudio Tanzi.
Presidente Neri: “Quella di oggi non è una semplice presentazione, ma è motivo di crescita della Società. Abbiamo una proprietà condivisa che significa responsabilità condivisa. Ho chiesto al DS, e non solo a lui, di formare e avere giocatori di carattere, con una identità sportiva forte perché il carattere consente di vincere i campionati. Stessa richiesta ho fatto al DG, di avere all’Ascoli persone di carattere. E’ un grande onore avere Valentini come DS e tutti i calciatori bianconeri devono essere onorati di far parte di una delle Società più antiche del mondo. Qui non si tifa Inter, Milan o Juventus perché c’è una forte identità”.
Direttore Generale Tanzi: “Conoscevo Marco professionalmente, ma non di persona ed ho apprezzato un uomo gradevole, che fa squadra, è una persona con un certo carattere e un atteggiamento positivo alla vita, ha dato immediatamente questo segnale a tutti. Si è messo immediatamente a disposizione del gruppo, è venuto con l’intento di fare squadra, aspetto fondamentale perché non si vince solo sul campo, per vincere in campo bisogna andare tutti d’accordo qui dentro”.
Direttore Sportivo Valentini: “Ringrazio Presidente e Direttore per le belle parole espresse nei confronti dell’uomo prima che del professionista. Alla base deve esserci sempre il rapporto umano; col mondo Ascoli è scattato subito un feeling globale con tutte le componenti, dal Patron allo staff dirigenziale. Con la città c’è sempre stato un rapporto di grande stima, onore e rispetto. Conta il ‘noi’ e non l’ ‘io’, si vince e si perde col noi. In una squadra, al di là del fatto che debbano esserci buoni calciatori, penso che i risultati arrivino se alla base c’è un gruppo affamato, inferocito, che spesso è sinonimo di carattere. Non che queste caratteristiche non ci fossero, ma il mio arrivo ha forse riequilibrato e riacceso una fiammella che si era affievolita. Ho grandi motivazioni personali e la ferocia e il carattere, di cui parlavo e che sento dentro, uniti al senso di responsabilità, li ho trasmessi a staff e squadra”.