Non c’è pace nell’Ascoli Calcio. I tre allenatori cambiati, Zanetti, Stellone e Abascal, i due direttori sportivi Tesoro e Bifulco, il nuovo Top Manager Andrea Di Maso, Vice Presidente Vicario, subito ridimensionato nei compiti e nel ruolo, il nuovo arrivo, l’ex Generale dei Carabinieri, Francesco Caffaro incaricato di trattare con i fornitori, l’uscita repentina dei soci ascolani Tosti e Ciccoianni, i zero punti conquistati in queste due delicatissime partite post-Covid contro Cremonese e Perugia, hanno evidenziato quanta confusione ci sia in questo momento in corso Vittorio Emanuele.
La squadra passata dal primo posto in classifica nelle prime cinque giornate al quart’ultimo a soli cinque punti dalla retrocessione diretta a nove giornate dalla fine, è ormai allo sbando. Società assente nonostante il goffo tentativo del Top Manager Di Maso di fare gruppo indossando i pantaloncini e andando ad allenarsi con la squadra, allenatori confusi e giocatori, molti dei quali in prestito e sicuri che tra due mesi giocheranno in altre squadre, assolutamente inadeguati per la serie B.
In questo marasma l’unica cosa che resta è la passione dei tifosi, che contro il Perugia si sono sistemati fuori dallo stadio per cantare e incitare la squadra e i propri colori. Gesti di affetto a cui i sostenitori bianconeri hanno ormai abituato, ma che non stanno portando a risultati in termini di punti in classifica e così alcuni sostenitori iniziano già a rassegnarsi al peggio, che non significa solo retrocessione in Lega Pro.
Mister Guillermo Abascal in due gare ha capito quanto sia diverso allenare dei ragazzi ventenni rispetto alla gestione di un gruppo di trentenni smaliziati e anche più vecchi e più esperti di lui. I piccoli progressi mostrati contro il Perugia non sono bastati anche se il tecnico spagnolo continua a parlare di episodi contrari, di momenti negativi, e si dice sicuro che alla fine il lavoro pagherà. Ma il tempo stringe e la fine della stagione è sempre più vicina.
Mancano nove giornate. Mollare adesso sarebbe comunque da sciocchi. Basterebbe una vittoria per far riaccendere il lumicino della speranza e allora ecco che la società bianconera sta pensando ad un ultimo disperato tentativo: un nuovo cambio in panchina.
Il nuovo direttore sportivo Giuseppe Bifulco vorrebbe portare tra le Cento Torri l’ex capitan futuro della Roma, Daniele De Rossi che appese le scarpe al chiodo vuole iniziare ad intraprendere la carriera da allenatore. Sarebbe comunque un tecnico esordiente, con un palmares di tutto rispetto in quanto ad esperienza da calciatore, ma senza aver mai provato la gestione di uno spogliatoio, almeno ufficialmente. E per lui sarebbe troppo rischioso iniziare la carriera con una possibile retrocessione.
Ecco allora che in queste ore si sta profilando il possibile ritorno di mister Paolo Zanetti, esonerato a detta del patron Pulcinelli, ingiustamente per quanto fatto vedere, e solo per accontentare chi non lo vedeva più padrone dello spogliatoio. Zanetti dovrebbe incontrare proprio Pulcinelli per poi decidere se accettare o meno di tornare e prendersi la sua rivincita o rinunciare all’altro anno di contratto che lo lega all’Ascoli Calcio.
Ci sarebbe poi la soluzione interna del Presidente Carlo Neri che, oltre ad essere un imprenditore, è anche in possesso del patentino da allenatore Uefa B.
Ma questo sarebbe troppo anche per i tifosi più ottimisti e ancora ammaliati dagli occhi azzurri del patron Massimo Pulcinelli.