Ascoli Calcio, Telenovela Ninkovic nuovi particolari

Sta diventando paradossale la situazione in cui si è cacciato il calciatore dell’Ascoli Nikola Ninkovic.

L’attaccante serbo aveva ricevuto l’autorizzazione della società bianconera per tornare a casa. La stessa società aveva dato a Ninkovic tutte le indicazioni per la permanenza in Serbia in tutta sicurezza rispettando le norme anti Coronavirus. In Serbia Ninkovic appena arrivato dall’Italia era stato messo subito in quarantena.

Due giorni fa il quotidiano Serbo Kurir di Belgrado ha pubblicato la notizia che Ninkovic e l’artaccante del Real.Madrid Jovic avevano violato la loro quarantena ed erano stati denunciati.

Jovic rientrato dalla Spagna sarebbe andato a trovare la fidanzata, mentre Ninkovic non era a casa come aveva annunciato.

Il padre del calciatore dell’Ascoli ieri si era subito affrettato a dichiarare che Niko era a casa e che la notizia era falsa.

Ad avvertire i due calciatori ha però pensato Aleksander Vucic, Presidente della Serbia, che ha dichiarato:

Dall’altra parte Nikola Ninkovic all’interno di un comunicato pubblicato sul sito dell’Ascoli aveva negato tutto:

Oggi però, alla telenovela si è aggiunta una nuova puntata. Il quotidiano serbo ha pubblicato altri particolari scrivendo che il calciatore dell’Ascoli sarebbe stato sorpreso in una stanza di albergo in compagnia di una giovane ventenne violando quindi le condizioni di isolamento in quarantena e confermando l’avvenuta denuncia alle autorità giudiziaria.

Non solo. Gli agenti avrebbero immediatamente chiesto un’ispezione sanitaria imponendo la misura di autoisolamento alla ragazza nel suo appartamento mentre tutti i clienti dell’Hotel sarebbero stati messi in quarantena.

A Ninkovic sarebbe stato invece ribadito che se violerà nuovamente le misure di autoisolamento, verrà arrestato per aver messo in pericolo la salute della comunità serba.

Insomma, il forte fantasista dell’Ascoli riesce a salire agli onori delle cronache anche in questo periodo terribile con i campionati di calcio fermi già da un po’.

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