Il presidente Giuliano Tosti, alla fine dell’incontro perso contro il Padova era davvero amareggiato. L’Ascoli ha fallito la sua prova di maturità, l’esame da grande squadra ed è tornato con i piedi per terra. Le due vittorie contro le due ‘corazzate’ Hellas Verona e Benevento forse avevano anche giustificato certi entusiasmi, ma se perdi contro Livorno e Padova, in lotta per la salvezza, qualcosa ancora manca a questa squadra.
Presidente Tosti prova di maturità fallita?
“Dispiace perché secondo me non abbiamo demeritato e non usciamo ridimensionati. Abbiamo creato tanto senza riuscire a concretizzare, trovando un portiere che ha parato tutto. Dispiace perché ci tenevamo a far bene in questa giornata di festa e mi dispiace tantissimo per tutti coloro che sono venuti allo stadio, i 500 bambini delle scuole, le famiglie che sono andate in Curva Nord, gli ospiti arrivati da tutta Italia. Speravo in un risultato diverso, ma i biglietti per i bambini a due euro li manterremo ancora: abbiamo bisogno del calore dei tifosi giovani”.
Non sarà la sconfitta però a ridimensionare le emozioni vissute oggi?
“Devo ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per organizzare questa giornata meravigliosa che ci ha regalato mille emozioni e quello neanche il Padova riuscirà a portarcelo via. Avevamo preparato in una settimana, un sabato speciale, molto particolare per portare più gente possibile allo stadio. Siamo arrivati a 8.500 spettatori e mi dispiace soprattutto per loro che non sono riusciti a gioire per un Ascoli vincente”.
Partita condizionata dal gol rocambolesco del Padova?
“Siamo passati in vantaggio subendo due ammonizioni discutibili quella di Brosco e Ninkovic che hanno già fatto capire che l’arbitro era già in difficoltà. E lo si è visto nell’episodio sgradevole che ha visto Laverone subire una evidente spinta da dietro che lo ha mandato a sbattere con Addae. L’arbitro ha lasciato proseguire con due uomini a terra. Mi dicono che abbia poi detto: ‘finché non vedo sangue o sbattere la testa non fermo il gioco’. Sul 2-1 con un avversario a terra noi invece abbiamo buttato il pallone fuori. Non voglio discutere sul valore della vittoria del Padova ci sta e onore a loro. Dispiace però che sia capitato in questa giornata con i tifosi che sono venuti qui per una festa. Sono contento per la squadra che ha creato tanto senza trasformare le occasioni, ma la testa è cambiata dopo quell’episodio del gol subito e abbiamo perso il tempismo giusto che avevamo nei primi minuti”.
Ha detto qualcosa al designatore Morganti presente in tribuna?
“Credo che quando si creano questi eventi sia necessaria una designazione arbitrale di diversa caratura. Queste partite meritano di essere arbitrate da direttori di gara più equilibrati. Il Campionato di serie B quest’anno si è elevato, ma la classe arbitrale secondo me non è all’altezza e non lo dico oggi perché abbiamo perso”.
Presidente due parole su mister Carlo Mazzone?
“Mi sono emozionato tanto al suo fianco, l’ho visto con le lacrime agli occhi e continuava a girarsi verso di me ripetendo: “Ma come è possibile che ci sia ancora tutta questa riconoscenza nei miei confronti e che ci sia questo impatto con il pubblico ascolano, qui ci sono ragazzi che neanche mi hanno visto allenare”. Eppure Ascoli lo ha ancora una volta accolto alla grande e questa per me è una grande soddisfazione”.
Valerio Rosa