Ascoli, Castelli (FdI): “Il PD, le Marche e il COVID: si prova a chiudere la stalla quando i buoi sono fuggiti”

L’ex sindaco Guido Castelli candidato consigliere regionale di Fratelli d’Italia, è intervenuto in merito alla sanità marchigiana.

“In tempi di COVID – ha scritto Castelli  – emergono le gravi responsabilità di una regione guidata dal PD che, negli anni, ha guardato esclusivamente alla riduzione della spesa (specie nel Piceno) piuttosto che alla qualità.
Un esempio lampante ? La riduzione dei reparti di malattie infettive (oggi attivi solo nelle aziende ospedaliere di Ancona e Pesaro e, per quanto riguarda l’ASUR, a Fermo). Un errore blu che stiamo pagando tutti e che induce la Regione a correre, più o meno maldestramente, ai ripari.

Dopo lo smantellamento delle malattie infettive di Macerata e Ascoli, ora si pretende infatti che l’AV5 – e in particolare il Madonna del Soccorso di San Benedetto – abbia posti letto Covid senza però un Infettivologo dedicato . Se si considera che in AV5 ci sono solo 2 Infettivologhe (!) si comprende che l’unica soluzione logica sarebbe, al contrario, quella di ripristinare le malattie infettive sia a Macerata che in area vasta 5, assegnando personale aggiuntivo e dedicato.

Del resto, nel mondo e da tempo, si registra l’incremento delle infezioni ospedaliere : dai germi multiresistenti alla ricomparsa dell’Ebola, dal Dengue portato dalla zanzara Tigre all’irruzione mostruosa del Covid . E mentre ciò accadeva, nelle Marche, si andava in direzione contraria e alcuni calcoli sbagliati di riduzione sanitaria, hanno così pregiudicato la qualità dell’offerta ospedaliera proprio su questi temi, “complicando la vita” di medici sempre più alle prese con la dinamica delle infezioni.  Ora la Regione prova a creare, in fretta e furia, posti letto Covid ma senza equipe completa . Il risultato ? Chi si occupa di Covid lavora il doppio e male.

Nella nuova regione dovremo rivedere tutta l’organizzazione della sanità, a partire dal modello organizzativo ASUR che è stato concepito esclusivamente per agevolare la riduzione della spesa per la salute (soprattutto nel SUD delle Marche).

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