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Ascoli, Domenica visite guidate e camminata in città in occasione dell’Anniversario della ‘Traslazione delle sacre reliquie di Sant’Emidio’

In occasione dell’anniversario della ‘Traslazione di Sant’Emidio’, avvenuta il 12 aprile di circa mille anni fa, l’associazione ‘Sant’Emidio nel Mondo’, anche a seguito del successo televisivo riscontrato dalla puntata di ‘Freedom’ di Roberto Giacobbo su Italia Uno, ha organizzata nella Domenica delle Palme una giornata dedicata al Santo Patrono della città di Ascoli.

Il Sindaco Fioravanti con Pippo Bachetti Presdidente dell’Associazione Sant’Emidio nel Mondo

Si inizierà la mattina alle ore 10 nel Tempietto di Sant’Emidio alle Grotte con il racconto della vita de Patrono. Poi alle ore 11 ci si metterà in cammino per una visita guidata nei luoghi emidiani. Quindi si entrerà nella chiesa di Sant’Ilario oggi sede dell’Associazione e sede del Museo di Sant’Emidio sotto l’attenta guida dell’infaticabile presidente Giuseppe ‘Pippo’ Bachetti.

Poi si transiterà per il Tempietto di Sant’Emidio Rosso con conclusione in Piazza Arringo all’interno della Cattedrale e nella Cripta. Il percorso si ripeterà nel pomeriggio alle ore 15.

Sant’Emidio morì martire (nel 303 o nel 309), decapitato nei pressi del Ponte di Porta Solestà nel luogo dove poi è stato eretto il Tempietto di Sant’Emidio Rosso. La leggenda lo vuole come santo «cefaloforo»: una volta decapitato, raccolse la testa amputata e a piedi con la testa tra le mani, andò prodigiosamente a seppellirsi presso l’ipogeo ora racchiuso nel Tempietto di Sant’Emidio alle Grotte. La traslazione delle sue reliquie dalle catacombe di Sant’Emidio alle Grotte nella cripta della Cattedrale in Piazza Arringo, avvenne intorno al Mille ad opera del Vescovo Bernardo II.

Nel 1703 terribili terremoti colpirono l’Italia centrale: tra gennaio e febbraio una successione di fortissime scosse portò la devastazione in tutto il vasto territorio compreso tra Norcia, Amatrice e L’Aquila. I maggiori tra questi eventi sismici,  furono risentiti quasi dappertutto in Italia. Quando la situazione fu tornata alla normalità, gli ascolani dovettero riconoscere che il loro Santo Patrono aveva svolto in modo egregio le sue mansioni di difensore della città e dei cittadini.

Infatti in tutto quel trambusto gli edifici di Ascoli avevano subito danni piuttosto lievi. E così da questo momento Sant’Emidio divenne anche il Santo Protettore dai Terremoti.