“Apprendiamo con sgomento della levata di scudi del PD a seguito della presentazione di CENTO al caffè Bistrot, con la richiesta di un intervento delle istituzioni per vietare l’evento.
Con ancora più sgomento leggiamo che non si vogliono censurare la divulgazione e gli studi storici, ma la richiesta del PD smentisce, nei fatti, una facciata di rispetto per la Storia che ancora ci si ostina a censurare per motivi ideologici unidirezionali.
La presentazione di CENTO, come già annunciato, è la volontà di presentare uomini e donne che hanno lasciato un segno indelebile negli ambiti più diversi, dallo sport alla cultura, contribuendo a rendere grande la nostra Nazione in un periodo storico che alcuni guardano ancora come tabù e pretendono di cancellare, incapaci di separare la propria ideologia politica da quello che fu semplicemente storia.
I profili selezionati in CENTO rappresentano eccellenze umane che non solo diedero lustro alla storia del nostro Paese, ma ancora si presentano come un modello positivo a cui guardare come fonte si ispirazione, per il genio espresso, per gli alti traguardi raggiunti in ogni campo dell’ingegno e dell’arte.
Un’occasione, questa, che fa della Storia il suo punto focale e che possa stimolare l’orgoglio dell’ appartenenza ad un popolo che fu in grado di tracciare un segno indelebile in ogni ambito della cultura, dello sport, dello scibile umano.
Invitiamo i responsabili locali del Partito Democratico a partecipare alla presentazione al caffè Bistrot per una lezione di storia che nulla ha a che fare con il nostalgismo che ci viene velatamente attribuito. Se la Storia ancora fa paura a taluni, prendiamo le distanze da un atteggiamento maniacale che fraintende, travia, mistifica per motivazioni squisitamente ideologiche un progetto letterario e storico di indubbio valore”.
Giorgio Ferretti
responsabile provinciale di CasaPound