La Regione Marche, con il nuovo avvio della cosiddetta zona rossa , conseguenza di una pandemia da Covid 19 che continua a preoccupare, si prepara, purtroppo, a nuovi disagi .
In questo scenario di difficoltà e preoccupazioni , la farmacia marchigiana ha dimostrato capacità di reazione ed un crescente rapporto di fiducia con la popolazione .
“Le 534 farmacie che operano in regione – sottolinea Federfarma Marche – hanno consolidato da marzo 2020 ad oggi la componente di professionalità e competenza , anche attivando nuove prestazioni , quali tamponi (più di 20.000) e test sierologici (più di 13.000) per dare maggiori certezze e tranquillità ai cittadini “.
Andrea Avitabile , presidente di Federfarma Marche, pone l’accento sul fatto che “lo spostamento anche fuori comune per raggiungere la farmacia di fiducia, nei limiti del buon senso, sarebbe giustificato dal rapporto tra paziente e professionista”.
Questo anche in considerazione del fatto che “una recente indagine ha attestato che la farmacia è il negozio di fiducia di molti cittadini , specie di età avanzata e quindi più fragili, che preferiscono il negozio di prossimità , come scelta dovuta principalmente alla difficoltà a spostarsi , ma anche al bisogno di intrattenere rapporti sociali con professionisti conosciuti in cui riporre la personale fiducia”.
“Proposte strettamente imposte dalla pandemia ma anche implementando , nello snodo strategico rappresentato dal nuovo modello organizzativo della farmacia dei servizi , prestazioni di Telemedicina quali l’Holter cardiaco e l’elettrocardiogramma ,che suscitano ovunque interesse, specie nelle 250 farmacie rurali marchigiane. Lo evidenzia Marco Meconi , vice presidente di Federfarma Marche e referente delle farmacie rurali “è l’ennesima occasione per rappresentare un efficace front office del sistema sanitario in località distanti dai presidi ospedalieri” .