Crisi Idrica finita. Finalmente. L’acqua può così tornare ad uscire dai rubinetti delle case picene anche di notte. Una buona notizia che arriva dalla Ciip, azienda che gestisce il servizio idrico integrato. Niente più razionamento dalle 22 alle 6 nei dodici Comuni ancora alle prese con questo problema: gli ultimi rimasti a secco di notte erano Castorano, parte di Offida, Spinetoli, Castel di Lama, Colli, Acquaviva, Monteprandone, Ripatransone, Monsampolo, Castignano Montalto e alcune aree di San Benedetto.
Nelle altre zone, infatti, già nelle scorse settimane la situazione si era normalizzata: ieri sera i serbatoi sono stati riaperti ovunque e questo grazie anche alle risorse idriche aggiuntive che la Ciip ha trovato e immesso in rete, con una dotazione tra gli 80 e i 90 litri al secondo che ha permesso di tornare alla normalità. “La crisi idrica ha visto l’intera struttura al lavoro per trovare soluzioni – ha detto il presidente, Pino Alati – e siamo riusciti a ottenere 80-90 litri al secondo ad Arquata.
La prossima settimana – ha proseguito Alati – ci sarà la gara per il progetto dell’interconnessione, dove siamo ente attuatore e che coinvolge sette gestori per un valore di 230 milioni di euro: questa è la dimostrazione che riusciamo a essere interlocutori di metà del territorio regionale. L’azienda ha raggiunto un alto livello di credibilità, altrimenti non avremmo ottenuto i 5,5 milioni dalla Protezione civile nazionale per il supporto contro la crisi idrica. Senza dimenticare il progetto del nuovo acquedotto del Pescara.
Con tutto questo – ha concluso Alati – voglio dire che le critiche vanno bene, ma non devono essere strumentali: non vogliamo querelare nessuno, ma allo stesso tempo non vogliamo che l’azienda venga ‘imbrattata’”.