L’iniziativa prevede lo scambio culturale tra gli studenti ascolani e quelli sudafricani della scuola St. Peter’s College.
Il programma formativo ed educativo permetterà ai giovani dei due Paesi di conoscere usi e costumi diversi, di sviluppare le competenze linguistiche, di migliorare le relazioni interpersonali e di renderli più autonomi.
L’intenzione è anche quella di coinvolgere il territorio e le famiglie ascolane, offrendo l’opportunità di ospitare i ragazzi sudafricani, con la possibilità di poter visitare in futuro, nell’ambito del progetto che prevede lo scambio, il Sud Africa, nel periodo di Agosto 2024.
“Questo progetto – ha dichiarato il sindaco Marco Fioravanti – porta con sé valori molto importanti per la società di oggi: l’interscambio sociale, la conoscenza di altre culture, l’uso di una lingua straniera sono tutti elementi fondamentali, soprattutto per i giovani. Inoltre questa idea dello scambio porterà sotto le Cento torri tanti giovani sudafricani e i loro professori, che quindi potranno conoscere la nostra città e fare di questo momento anche uno strumento di promozione di Ascoli all’estero”.
Lo scambio sarà aperto a tutti i partecipanti al programma, membri Fly Communications e NON.
Tutti i partecipanti saranno ospitati gratuitamente in famiglia e selezionati tra gli iscritti al St. Peter’s College. La durata sarà di 2 settimane.
“Saranno 62 – ha aggiunto l’assessore ai Servizi sociali, Massimiliano Brugni – gli studenti di Johannesburg che arriveranno ad Ascoli ad aprile, in due periodi diversi. Siamo molto felici di poter avere come ospiti i ragazzi e le ragazze sudafricane, per far loro conoscere il nostro stile di vita e la nostra cultura, e poter poi vivere la stessa esperienza a casa loro. Crediamo che questa iniziativa possa aprire nuovi orizzonti agli studenti e alle studentesse della nostra città, dando loro la possibilità di immergersi totalmente in un mondo nuovo e diverso dal nostro come può essere quello di una famiglia sudafricana”.
Offrire l’ospitalità agli studenti sudafricani in Italia non comporta l’obbligo di partecipare al soggiorno in Sud Africa.
I cittadini interessati a offrire ospitalità ai ragazzi sudafricani potranno inviare un e-mail all’indirizzo info@flycommunications.it.
” L’incontro con l’altro – ha proseguito l’assessore all’istruzione, Donatella Ferretti – l’apertura alla conoscenza e alla comprensione di storie e culture diverse dalla nostra, è oggi un elemento imprescindibile di crescita e di consapevolezza. Oggi più che mai abbiamo l’obbligo di formare le nuove generazioni a un’idea globale di cittadinanza “.
“La Società che rappresento – ha concluso il Presidente della Fly Communications srl, Christian Mosca – si occupa prevalentemente di promuovere la bellezza e la cultura nel mondo dei giovani e lo fa dal punto di vista artistico con la “Scuola di Musical Fly” e tutte le sue attività connesse e da quello didattico attraverso la nostra Scuola di Matematica e Inglese “Trenta e lode”.
Partendo da questa ‘mission’ abbiamo sempre promosso il viaggio come esperienza di crescita che permetta ai giovani di conoscere nuovi posti, nuove persone, nuove culture, nuove abitudini credendo fortemente nell’impatto umano e personale che il viaggio stesso genera. Sotto quest’ottica vanno visti i tanti progetti portati a compimento prima che la pandemia ci fermasse e che hanno permesso a tanti ragazzi di visitare con la Fly e grazie alla Fly posti come New York, Londra, Edimburgo, il Giappone e il Sud Africa. Grazie a questi viaggi-studio, o viaggi-esperienza, i nostri ragazzi hanno anche potuto studiare musical e inglese con professionisti madrelingua”.
Per questo motivo, grazie all’interessamento della coordinatrice della nostra scuola di Inglese Trenta e Lode, la Prof.ssa Lee Joan Hodgson, ho il piacere e il prestigio di proporre questo scambio culturale con ragazzi adolescenti (14-17 anni) del St.Peter’s College, una scuola d’eccellenza sudafricana con sede a Johannesburg
I cittadini interessati a offrire ospitalità ai ragazzi sudafricani potranno inviare un e-mail all’indirizzo info@flycommunications.it.
Per informazioni +39 327 381 3594 da lun-ven, orario: 9.00 – 12.30 / 15.00 – 18.00.
Note informative sul progetto
e requisiti e doveri delle famiglie ospitanti
1. Il progetto è aperto a tutte le famiglie di Ascoli Piceno – centro, borghi e frazioni limitrofe
(Monticelli, Villa Pigna, Poggio di Bretta, Brecciarolo, Castel di Lama).
2. Visiteranno la città di Ascoli Piceno n.2 gruppi di studenti dal St. Peter’s college, Johannesburg, Sud Africa secondo il seguente calendario:
• Gruppo 1: dal 7 aprile (arrivo tardo pomeriggio) al 15 aprile 2023 (partenza in mattinata) – 31 studenti (25 studentesse – 6 studenti).
• Gruppo 2: dal 18 aprile (arrivo tardo pomeriggio) al 26 aprile (partenza in mattinata) – 31 studenti (24 studentesse – 7 studenti).
3. Età degli studenti sudafricani: tra 14 e 17 anni.
4. Ogni gruppo sarà accompagnato da n. 2 professori e n. 1 capo gruppo che saranno i punti di riferimento durante l’intero soggiorno. Alle famiglie ospitanti saranno forniti i loro numeri di telefono e saranno reperibili H24.
5. I professori e capogruppo del gruppo 1 e 2 alloggeranno in alcuni B&B della città.
6. Tutti gli studenti saranno in possesso di un’assicurazione sanitaria e incidentale e le famiglie ospitanti non avranno alcun obbligo economico per quanto riguarda le spese mediche o qualsiasi altra spesa sostenuta.
7. Non si richiede la conoscenza della lingua inglese.
8. Viene richiesto:
• di incontrare e dare il benvenuto agli studenti all’arrivo in Piazza Arringo e di accompagnarli presso il domicilio;
• una camera da letto singola o condivisa con un/a coetaneo/a dello stesso sesso appartenente alla famiglia ospitante;
• che la famiglia ospitante abbia prole di età da 10 a 20 anni;
• pasti: colazione, cena e alcuni giorni il pranzo o pranzo al sacco, da stabilire secondo il programma;
• trasporto: accompagnare lo studente al mattino in centro/scuola oppure indicare il servizio urbano o trasporto pubblico;
• una calorosa accoglienza in famiglia e una partecipazione alla normale vita familiare quotidiana, senza preparare dei pasti speciali;
• condividere e aiutare lo studente ad apprendere la cultura italiana;
• particolare attenzione se lo studente soffre di una intolleranza alimentare o allergia.