I giovani come risorsa fondamentale attraverso una formazione all’estero che possa rappresentare un valore aggiunto per lo sviluppo futuro del Piceno. E’ questa la chiave di lettura emersa dall’incontro organizzato dalla società ascolana Giocamondo Study, che da anni opera a livello nazionale e internazionale nel settore dei viaggi studio per ragazzi, con la presenza – nella Sala dei Savi a Palazzo dei Capitani, ad Ascoli – di realtà istituzionali ed economiche del territorio come il Comune di Ascoli, la Fondazione Carisap e Confindustria a confermare l’importanza di questi percorsi formativi che possono rappresentare una netta inversione di tendenza rispetto alla tanto temuta “fuga dei cervelli”.
Un incontro che ha visto la partecipazione interessata anche di numerosi studenti disponibili a capire e approfondire la valenza di queste esperienze formative all’estero per la crescita individuale e del territorio. E a dimostrare l’incidenza di questa tipologia di scelte ci sono i dati relativi all’anno in corso da cui risulta che sono stati 102 gli studenti della provincia di Ascoli a puntare sui programmi di formazione all’estero di Giocamondo Study anche per un trimestre, un semestre o l’intero anno scolastico, con numeri destinati a crescere ancora nel 2023.
Ad aprire la serie di interventi è stato il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, che ha voluto sottolineare come “la presenza di tanti ragazzi del Piceno che hanno svolto e svolgeranno periodi di studio all’estero grazie a Giocamondo Study rappresenti una ricchezza per la città. I ragazzi hanno la possibilità di incentivare le loro attitudini e potenzialità e di avere una visione molto più ampia, imparando anche una lingua e confrontandosi con altri ragazzi per poi ritrasferire poi le esperienze acquisite qui sul territorio”.
A prendere la parola è stato poi Alessandro Felli, responsabile del programma per l’anno scolastico all’estero di Giocamondo Study che ha introdotto il tema del confronto. “Gli studenti – ha sottolineato Felli – non possono più accontentarsi solo delle competenze accademiche per far fronte ad un mercato del lavoro sempre più esigente. E le aziende locali devono poter contare su una domanda del lavoro locale più competitiva”. Per poi illustrare nel dettaglio, con un approfondimento anche nella parte finale dell’incontro, vantaggi e prospettive per chi sceglie questo tipo percorso formativo come l’anno all’estero e anche per il Piceno.
Interessante ed emozionale l’intervento del Ceo di Giocamondo Study, Stefano De Angelis, che è partito proprio dall’esempio della propria esperienza professionale. “Per molti anni ho studiato e girato il mondo – ha sottolineato De Angelis – proprio per crearmi questo bagaglio di esperienze unico e fondamentale per la mia formazione, ma ho poi deciso comunque di reinvestire quanto appreso creando un’azienda, che è ora ai primi posti a livello nazionale per le vacanze studio per ragazzi, qui ad Ascoli, contribuendo comunque a creare occupazione e prospettive nuove. Il messaggio è, dunque, che non c’è solo la cosiddetta fuga di cervelli, ma anche la possibilità di avere giovani formati con esperienze all’estero che poi tornano e contribuiscono allo sviluppo del territorio”.
Sulla stessa lunghezza d’onda gli interventi dei rappresentanti istituzionali e delle imprese del territorio. Il presidente della Fondazione Carisap, Mario Tassi, ha definitivo l’iniziativa “importante nella direzione dello sviluppo di una comunità che purtroppo vede un invecchiamento della popolazione e una fuga di cervelli intesi come forza lavoro e intellettuale. Una direzione che dobbiamo in qualche modo correggere, invertendo la rotta. E in questo senso i giovani che con esperienze formative diverse e innovative possono essere la base per un territorio sempre più aperto al mondo”.
A seguire, l’assessore all’istruzione del Comune di Ascoli, Donatella Ferretti ha voluto evidenziare la valenza di un’esperienza formativa in altri posti del mondo “che rappresenta un’opportunità importante per avere una visione più ampia. E se noi come scuola formiamo questi cervelli che poi vanno in fuga per il mondo, poi gli stessi cervelli devono sentire il dovere morale di riportare su questo territorio i valori e le esperienze fatte”. Un concetto ribadito anche da Pietro Straccia, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria provinciale che ha definito “fondamentale la formazione all’estero che non può far altro che arricchire oltre i giovani, come ambasciatori di queste esperienze, anche il territorio piceno”.
Significative la testimonianze di due studenti piceni, Iacopo Comini e Antonio Falcioni, che – intervistati da Valentina Soldato, country manager negli Usa per Giocamondo Study – hanno raccontato la loro esperienza formativa all’estero rimarcandon l’utilità della stessa sia dal punto di vista della crescita individuale che per una prospettiva occupazionale, partendo da un apprendimento ottimale della lingua inglese in maniera ottimale e dal fatto di poter seguire indirizzi formativi che non ci sono attualmente in Italia.
E’ stata, infine, Raffaella D’Annibale, responsabile risorse umane di Giocamondo Study nonché psicologa e psicoterapeutica, ad entrare nell’analisi dell’aspetto “dell’approccio dei ragazzi con queste esperienze formative all’estero e di come gestire quello che comunque è un cambiamento”, evidenziando anche nel dettaglio quali siano “i valori aggiunti che si possono acquisire studiando all’estero e che sono fondamentali anche per quanto riguarda le selezioni di personale da parte delle aziende”.