Il presidente Contisciani: “Al Piceno un ruolo di primissimo piano con Guido Castelli e Giorgia Latini. Ci attendono molte sfide e un grande lavoro insieme”.
Soddisfazione del Bim Tronto per la definizione della nuova squadra del presidente Francesco Acquaroli. “Il Piceno ha ottenuto ben due assessorati e questo ottimo risultato è davvero significativo per tutto il territorio”, commenta il presidente dell’ente Luigi Contisciani.
“Questo vuol dire che la nostra comunità può contare su due rappresentanti di eccellenza che sicuramente metteranno la loro grande esperienza e tutta la passione per il territorio al servizio del Piceno. Inoltre, il Presidente Acquaroli, tenendo per sé le deleghe di Porto, Aeroporto e Turismo, conferma di avere un’attenzione particolare a settori strategici anche per questo territorio e per il Bim Tronto. Sono sicuro che stabiliremo una sinergia nuova e importante nell’ottica dello sviluppo del comparto turistico fondamentale per il futuro delle Marche e del Piceno. Sono di ritorno dal TTG di Rimini, dove con Mete Picene stiamo valorizzando e rappresentando questo territorio e mi faccio portavoce dell’entusiasmo che nonostante questa pandemia continua a esserci e della curiosità che italiani e stranieri – seppur pochi purtroppo in questo momento – dimostrano continuamente per la nostra terra”.
Un’attenzione particolare da evidenziare con l’assegnazione a Mirco Carloni, neo-vicepresidente, dell’assessorato all’Energia, a Francesco Baldelli alle Politiche per la montagna e alle Aree Interne, e naturalmente alle deleghe affidate ai rappresentanti del Piceno: la Cultura e i Musei a Giorgia Latini, Trasporti e, soprattutto, Terremoto a Guido Castelli.
“È tempo che il sud delle Marche torni al centro delle politiche regionali”, chiosa Contisciani. “Questa legislatura dovrà necessariamente assicurare un nuovo slancio a questa porzione di territorio. L’area montana, in particolare, di cui il Bim Tronto si occupa da vicino da molti anni, ha bisogno di una nuova spinta vitale ed economica e di interventi seri e concreti per una ripresa produttiva che passa anche attraverso una nuova mobilità e viabilità nel Piceno – su strada e rotaie – per superare definitivamente il nostro isolamento geografico, dopo anni di ingiuste penalizzazioni a favore di altre zone marchigiane.