Il gruppo “Disoccupati Piceni” è intervenuto in merito alla situazione socio economica di un territorio ancora sotto scacco con la crisi sanitaria e occupazionale.
“I buoni spesi sono provvedimenti temporanei – hanno scritto in una nota – le persone per vivere dignitosamente chiedono un impiego stabile e ben retribuito. La soluzione per il futuro non può limitarsi a poche centinaia di euro, tra altro molte famiglie ormai mono reddito rimangono persino escluse anche da questi scarsi provvedimenti.
Come indicato negli Statuti comunali, le amministrazioni locali si devono occupare del benessere economico e sociale dei cittadini. I sindaci devono riprendere in mano i territori, la priorità per i prossimi Consigli Comunali sono i piani di sviluppo, si deve riportare il lavoro al centro dei dibattiti.
Anche i cittadini, anzi soprattutto i cittadini in difficoltà – hanno concluso nel comunicato – devono essere promotori di questa spinta, partecipare e farsi sentire nei propri consigli comunali. Si deve aprire una riflessione su i territori, l’intera comunità, partendo dai sindaci, artigiani, disoccupati, parti sociali ed economiche, tutti devono essere coinvolti e partecipi. Altrimenti la situazione economica, non cambierà e anzi tenderà a peggiorare.