l ministro Mara Carfagna, nel suo intervento ha lanciato ufficialmente il Contratto istituzionale di sviluppo sisma: un pacchetto da 160 milioni destinato alle zone del cratere, e ha anche aperto alla concreta possibilità di istituire una Zona economica speciale nelle Marche.
“Sono qui non per fare annunci – ha ammesso – ma per illustrare un’iniziativa concreta: si tratta del primo contratto di sviluppo che promuovo da ministro per il Sud, a testimonianza dell’attenzione del Governo per queste aree colpite dal sisma. Non ho competenze sulla ricostruzione, ma ho il compito e dovere di fare da stimolo allo sviluppo economico, ambientale, turistico e culturale di questi territori”.
L’altra grande novità riguarda la Zona economica speciale: “La richiesta mi era stata avanzata dal ministro Gelmini e da alcuni parlamentari marchigiani. Abbiamo approfondito la normativa che permette di istituire la Zes nelle regioni in transizione. Le Marche lo diventeranno e quindi sarà possibile avere a breve una Zes anche in questa regione”.
Il ministro come detto ha incontrato anche i sindaci del cratere, con i quali ha avuto un confronto su questi temi: “Dobbiamo dare risposte, questa parte di Italia è un giacimento di energie e potenzialità da attivare. Il Cis sisma – ha detto la Carfagna – va esattamente in questa direzione, affiancando la ricostruzione materiale: da parte mia auspico l’esistenza di progetti interregionali”.
Poi è stato il commissario Giovanni Legnini a esprimere alcune considerazioni: “Ci sono 3.300 cantieri aperti nel cratere sismico marchigiano. I problemi più complessi non si risolvono con le normali procedure e per questo ad Ascoli abbiamo fatto l’ordinanza speciale per le scuole. Il 1 luglio ne andranno altre in cabina di coordinamento relative ai centri storici maggiormente distrutti, tra cui Arquata”.