Il Partito Socialista non ci sta e reagisce con forza contro il Movimento Cinque Stelle in merito alla questione della Ferrovia dei due Mari. “Abbiamo letto, con una certa meraviglia – hanno scritto in un comunicato la segretaria sambenedettese Rachele Laversa, quello provinciale Emidio Luzi e il responsabile infrastrutture Psi Lorenzo Catraro – l’intervento del senatore Fede con il quale si vanta di aver fatto destinare, in accordo con il senatore Coltorti, 40 milioni di euro per il progetto di fattibilità della Linea ferroviaria dei due Mari Ascoli-Antrodoco in sé interessante e suggestivo, ma che crediamo che sia il principale problema delle Marche e dell’Ascolano.
E’ vero siamo in campagna elettorale, ma crediamo non si possa eccedere. A gennaio di fronte a coloro che parlavano di arretramento della linea Adriatica, Coltorti che è Presidente della Commissione Infrastrutture del Senato rispose: “L’arretramento dell’Adriatica ha le caratteristiche di una gigantesca incompiuta dal costo di 50 miliardi. Pensiamo a opere fattibili. Se una nuova linea Adriatica resterebbe un’incompiuta, figuriamoci la Ascoli-Antrodoco -hanno proseguito gli esponenti PSI – visto che questo tratto da solo costerebbe vari miliardi. Noi riteniamo che in un Paese serio, si guardino le priorità e noi crediamo che le priorità siano altre.
Ne indichiamo due che riguardano il Piceno: La linea nuova per l’alta velocità, perché per noi la priorità è il potenziamento della linea adriatica, con due binari interni che servano per l’Alta Velocità e per le Merci con una fermata nell’ascolano. Inoltre questo potenziamento è indispensabile visto che la linea adriatica è inserita nel corridoio TEN.T. Baltico Adriatico da Bologna a Foggia In questa ipotesi si lascerebbero i binari esistenti per il trasporto pubblico locale e che alleggeriti dalle merci darebbero meno impatto anche per il rumore e quindi non servirebbero le barriere. La seconda riguarda la soppressione di tutti i Passaggi a Livello esistenti tra Ascoli e San Benedetto, che sarebbe un’opera importantissima per la regolarità e sicurezza della circolazione. E 40 milioni sono una gran cifra.
Come PSI – hanno concluso nel comunicato Catraro, Luzi e Laversa – avevamo fatto altre proposte connesse alla soluzione di problemi di tutta la vallata legati all’elettrificazione della linea Ascoli-Porto d’Ascoli, tipo realizzare anche una fermata a San Benedetto per decongestionare il traffico in entrata ed uscita. Per questo riteniamo che “buttare” oggi 40 milioni di euro in un progetto di fattibilità che arriverà a conclusione se va bene fra 100 anni, sia una cosa, nella migliore delle ipotesi senza senso”.