Ascoli, Incontro tra i rappresentanti dell’Unioncamere e il Commissario per la Ricostruzione Guido Castelli

Il punto sugli interventi attuati a favore delle imprese, in particolare le piccole e le medie, e la conferma dell’impegno a collaborare con il Governo in tutti i campi di competenza delle Camere di commercio per il rilancio dell’economia territoriale.

Sono i temi al centro dell’incontro di ieri a Roma nella la sede di Unioncamere, tra il commissario Straordinario del Governo alla Ricostruzione post sisma
del 2016, Guido Castelli, il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, il segretario
generale, Giuseppe Tripoli, e il presidente della Camera di commercio delle Marche, Gino
Sabatini.

“Le Camere di commercio sono le sentinelle del tessuto economico locale. Tanto più in
questo momento cruciale per la programmazione delle ingenti risorse del PNRR, comprese
quelle del Piano nazionale complementare sisma. Parliamo di circa 1,8 miliardi di euro che
possono dare respiro ai territori colpiti dal terremoto, dando loro le risorse e gli strumenti
necessari per costruire i prossimi passi verso la rinascita – dichiara il Commissario
Straordinario Guido Castelli – Unioncamere è il soggetto gestore di alcune importanti
misure dei bandi NextAppennino, dedicate al turismo, cultura, sport e inclusione sociale.
Le richieste pervenute, in due bandi su tre, superano di gran lunga la dotazione messa a
disposizione e, nel caso del bando rivolto alle imprese turistiche, la metà delle domande
arriva da realtà operanti nei comuni maggiormente colpiti. Un segnale chiaro e
inequivocabile della forte volontà delle nostre imprese di restare nell’Appennino centrale e
continuare e credere e investire in settori chiave per il futuro di questa terra”.

“Prosegue la collaborazione fruttuosa a favore delle imprese delle quattro regioni colpite
dagli eventi sismici”, sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “Per far
rinascere le economie di queste aree, la strada maestra è il sostegno all’impresa. La
ripartenza e la rigenerazione delle aree dei terremoti dell’Appennino centrale dipendono
dalla capacità di riattivare le potenzialità economiche e la vitalità sociale di territori da
sempre operosi, nel ricreare le convenienze per vivere, lavorare, investire e fare impresa
nei borghi e nelle città dell’Appennino centrale, ricchi non solo di storia e bellezza, ma
anche di vocazioni produttive e competenze”.

Vista la capillarità della presenza del sistema camerale a livello locale, si è concordato di
proseguire nel percorso di collaborazione, avviato con il Piano nazionale complementare
per le aree sisma, per facilitare la realizzazione di interventi a favore delle Pmi.

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