Ascoli, La Croce Rossa Italiana lancia la campagna: “Non sono un bersaglio”

La Croce  Rossa Italiana ha lanciato una campagna denominata “Non sono un bersaglio”, che denuncia i costanti attacchi agli operatori sanitari in teatri di conflitto in tutto il mondo, ma anche in altri contesti come le città e le province italiane ed Ascoli Piceno con il.comitato ha scelto di esserci il 9 marzo nel magnifico  scenario di Piazza del popolo con istruttore di diritto internazionale umanitario  corpo militare ed infermiere volontarie  .

“Non sono un bersaglio” è un grido, un appello di civiltà e una Campagna internazionale con un focus specifico sulla situazione nazionale, voluta dalla Croce Rossa Italiana per denunciare il costante intensificarsi di attacchi agli operatori sanitari nei teatri di conflitti in tutto il mondo, ma anche in “insospettabili” contesti come le città e le provincie italiane.

“Non sono un bersaglio” è anche l’occasione per il lancio di un ‘Osservatorio’ della Croce Rossa Italiana sulle aggressioni subite dai suoi operatori, con l’intento di censire i rischi legati al volontariato durante le attività svolte, evidenziare i contesti di maggior pericolo, fino ad arrivare all’elaborazione di proposte concrete.

“Tante le persone che sono rimaste colpite dallo scenario predisposto dai volontari della Croce Rossa di Ascoli – dice la presidente Cristiana Biancucci – come una donna che vista l’uniforme rossa davanti alla tenda si è avvicinata timorosa, ed è uscita dagli scenari commossa e visibilmente emozionata. Giuseppina non sapeva del numero di sanitari e soccorritori feriti in Italia, e non si immaginava di trovare un simile evento per sensibilizzare l’opinione pubblica per quanto accade giornalmente”.

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