L’Assessore regionale Guido Castelli ha partecipato alla Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni dove è emersa una volontà generalizzata da parte delle Regioni di superare i criteri individuati dall’art. 2 delle D.L. Sostegno
Questa mattina in videoconferenza l’assessore regionale Guido Castelli ha partecipato alla Commissione turismo della Conferenza delle Regioni. All’ordine del giorno le misure di sostegno ai Comuni a vocazione montana appartenenti a comprensori sciistici attraverso il Fondo di 700 Mln di euro per la concessione di contributi in favore dei soggetti esercenti attività di impresa di vendita di beni o servizi al pubblico.
“Esprimo apprezzamento per lo sforzo fatto dal Governo con l’adozione del D.L. 41/2021, cosiddetto D.L. Sostegno – ha sottolineato Castelli – e in particolar modo all’attenzione rivolta ai Comuni a vocazione montana e al tentativo di proporre misure risarcitorie della forte mancanza di introiti dei vari operatori ubicati in queste aree.
La misura però, per come prevista ad oggi all’art. 2, determina forte “disparità” di trattamento tra i territori andando a privilegiare le più grandi realtà sciistiche a discapito di aree di minore dimensione quali quelle sciistiche che si hanno nelle Marche e non solo. La criticità viene riscontrata sia sull’elemento scelto come base di riparto “presenze turistiche”, sia sui comuni da considerare per il riparto “comuni appartenenti ai comprensori sciistici, classificati dall’ISTAT nelle categorie turistiche.
Nel caso delle Marche non tutti i comuni nei quali sono ubicati impianti sciistici o piste appartengono alle suddette categorie. Nel caso particolare verrebbero esclusi dal riparto i territori di Bolognola, Frontone, Sarnano, Ussita, oltre che Piobbico e Ascoli Piceno. Con la metodologia attuale, verrebbero esclusi dai riparti Comuni e quindi operatori che avrebbero invece diritto alle stesse tipologie di rimborso, al pari di tutti gli altri considerando anche che nella nostra Regione gran parte della fruizione e delle presenze nelle aree sciistiche è di tipo prettamente pendolare e di prossimità”.
“Si chiede – ha concluso l’Assessore – la revisione delle modalità e dei criteri di riparto in quanto non rispondenti alle esigenze del comparto sciistico della Regione Marche e delle altre Regioni dell’Appennino centrale che saranno, in assenza di modifiche del riparto stesso, fortemente penalizzate, come penalizzati saranno i settori che hanno approntato investimenti e spese.
Propongo quindi che si individui un nuovo criterio di ripartizione dei fondi che includa tutti i territori nei quali sono ubicati impianti o attività collegate al settore sciistico e che si basi sulla perdita di fatturato rispetto alle annualità precedenti (media degli anni 2018-2019-2020), anziché sulle presenze turistiche”.