L’improvvisa scomparsa di Elio Galanti ha colto di sorpresa l’ambiente ascolano che ha avuto modo di apprezzarne a lungo le doti umane e professionali e la passione per il piceno che ha saputo sempre esprimere durante il suo appassionato percorso lavorativo nel territorio.
Galanti, nato ad Ascoli Piceno, ha iniziato presto a far parte dell’organico dell’Automobile Club d’Italia, fin dal 1960, presso le sede ascolana ed anche a Bologna, Rieti e Teramo, prima di divenire direttore ad Ascoli Piceno, a L’Aquila e successivamente presidente dell’AC di Ascoli Piceno-Fermo nel 2004. Ha rivestito ruoli nel Consiglio Sportivo Nazionale ACI, della Banca di Credito Cooperativo ad Ascoli e Teramo, oltre ad aver curato l’organizzazione di molte manifestazioni sportive automobilistiche, cronoscalate e rally, nel reatino, nell’ascolano e nel teramano. Ha ricevuto anche importanti riconoscimenti tra le quali la Stella di Bronzo dal CONI, e da Acisport per l’organizzazione della Coppa Paolino Teodori che ha contribuito a far crescere fino a farla tornare di validità europea.
Per motivi di salute e familiari si era dimesso da presidente dell’Automobile Club proprio lo scorso novembre. La sua scomparsa lascia un vuoto all’Automobile Club Ascoli Piceno-Fermo, per la sua passione a tutte le attività dell’Ente e soprattutto alla parte sportiva con la classica Coppa Teodori.
Questa la testimonianza del direttore dell’Automobile Club dott. Stefano Vitellozzi: “Per tutti noi è una perdita immensa, per me in modo particolare, per le tante conoscenze e gli stimoli trasmessi e la serenità che era capace di infondere con il suo carisma; quello che ha saputo darmi in tutti questi anni di stretta collaborazione è stato veramente impagabile. Tutta la Federazione ACI, lo staff del nostro Ente e gli sportivi devono tantissimo al suo impegno ed alla sua presenza costanti. Con dedizione e determinazione impareggiabili ed un’incredibile tenacia è riuscito a riportare l’Automobile Club Ascoli Piceno-Fermo ai fasti di un tempo, tanto sotto il profilo della solidità economico/finanziaria, quanto in termini di immagine istituzionale. La sua caparbietà ed i suoi insegnamenti dovranno continuare ad accompagnarci e spronarci quotidianamente, nel lavoro come nella vita, per migliorarci e raggiungere con coesione i traguardi che avrebbe voluto per l’Automobile Club e per il territorio. Il suo ricordo resterà per sempre nei nostri cuori e nelle nostre menti.”
Sentito anche il ricordo del dott. Alessandro Bargoni, che ne ha ereditato il testimone alla guida dell’Automobile Club: “Un grande dirigente, un uomo generoso, un efficiente amministratore. Per me è stato anche un amico, era unito con tutti noi dell’ACI, che considerava una sua seconda famiglia. Umile nel maturare le proprie decisioni, rigoroso e deciso nell’attuazione dei progetti, sempre leale con i suoi collaboratori. A lui va un grande grazie per l’insegnamento e l’esempio che ci ha lasciato.”