I tre comuni del Piceno con Ascoli Piceno capofila e il co-partenariato dell’ente presentano il progetto “Su queste pietre”: tradizione, escursioni, laboratori inclusivi e naturalmente grandi spettacoli a partire dal 2 settembre.
Dopo il primo posto in Italia con “Borghi in Festival”, il Piceno primo anche nelle Marche con il progetto “Su queste pietre”, che mette insieme Castel Trosino, frazione di Ascoli Piceno, e i comuni di Acquasanta Terme e Roccafluvione con il coordinamento e il co-partenariato del BIM Tronto. Il festival sarà una delle iniziative di punta del cartellone “MArCHESTORIE” presentato dalla Regione Marche e in scena dal 2 al 19 settembre, che mira alla valorizzazione dei tre borghi attraverso il recupero di leggende e racconti del territorio e la loro riproposizione sotto forma di eventi spettacolari.
Il fil rouge che accomuna i tre eventi spettacolari è la pietra, in particolare l’arenaria e il travertino, distintiva dei luoghi. Insieme alla pietra, l’acqua sulfurea e l’acqua dei fiumi che li lambiscono – Tronto, Castellano e Fluvione – sono la materia costitutiva di questi luoghi, tanto da essere al centro di leggende e racconti popolari, palcoscenico di avvenimenti e fatti storici significativi. Proprio in questi borghi e in luoghi suggestivi legati alla pietra, e all’azione dell’acqua, si terranno i tre eventi spettacolari che narrano la leggenda di San Giorgio che ha sconfitto il drago che abitava il lago di Castel Trosino, le storie di acqua e roccia legate al lavoro nelle cave di estrazione del travertino e alla geologia del territorio di Acquasanta Terme e i racconti e le memorie popolari del passato dello spopolato borgo di pietra di Meschia a Roccafluvione.
Dunque, spettacoli dal giovedì alla domenica, ma anche tante attività collaterali come escursioni, laboratori inclusivi, visite guidate e degustazioni di prodotti tipici tramite il Food Truck della Comunità dei Sibillini di Slow Food. Nel progetto, grazie al coordinamento e al fondamentale co-finanziamento del BIM Tronto, sono coinvolti Mete Picene, il Sistema Museale Piceno, Slow Food Ascoli Piceno, proloco, operatori turistici e diversi soggetti operanti del terzo settore territoriale. In occasione delle giornate del Festival, saranno assicurate le aperture straordinarie dei musei afferenti al Sistema Museale Piceno, posti in prossimità dei tre comuni proponenti.
Il Festival proporrà inoltre un pacchetto di attività a integrazione legate al tema portante della pietra e dei racconti di comunità, declinandolo in questa prima edizione sulle storie dei briganti che hanno popolato questi territori in ottica socioculturale tipica di Mete Picene.
“Questa edizione del festival è solo un’esperienza pilota che negli anni a venire sarà ulteriormente sviluppata e sostenuta, naturalmente con le dovute evoluzioni se necessario, individuando di volta in volta nuovi filoni di narrazione e coinvolgendo altre realtà territoriali e naturalmente rafforzando le sinergie con gli operatori economici e le eccellenze locali di Mete Picene. Il Festival può quindi diventare un elemento forte di visibilità e riconoscibilità di un più ampio sistema territoriale che sta fortemente investendo nella valorizzazione del Piceno in una prospettiva di sviluppo turistico integrato”, spiega il presidente del BIM Tronto Luigi Contisciani.
Il progetto vale 49mila euro, di cui 24mila finanziati dalla Regione Marche e 25mila dal Bim Tronto.