Il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo italiano, ha deciso di posticipare la riapertura delle palestre, in programma lunedì, visto che non è ancora consentito praticare alcun tipo di attività sportiva di contatto all’interno di luoghi chiusi.
La ‘Miniera delle Arti’ sotto la direzione artistica di Tina Nepi, aveva però già deciso di proseguire l’attività all’aperto.
“Siamo vicini alla ripartenza – ha ammesso la titolare della storica scuola di danza Tina Dance – ma non alla riapertura. L’ASD Miniera delle Arti/Tina Dance – scuola di arti performative (Danza, Musica, Teatro e altro) abbiamo deciso di svolgere le nostre attività, come da qualche settimana stavamo già facendo, utilizzando spazi aperti mettendoci a disposizione con alcune delle nostre discipline, (Danza e attività motorie in genere) a bambini e ragazzi in modo completamente gratuito cercando di riportare tra loro principalmente la voglia di divertirsi e riprendersi così dal blackout sociale che la pandemia ha imposto.
Abbiamo scelto – ha proseguito Tina Nepi – di continuare a farlo sotto un bel cielo azzurro, respirando a pieni polmoni nel verde ossigenato di un bel giardino. Il posto da noi scelto è il Parco Giochi di Via Vittorio Emanuele, giardino di Piazza Immacolata di Porta Maggiore, molto frequentato da bambini della zona e vicinissimo alla nostra sede. Quindi tutti i pomeriggi, esclusi sabato e domenica, non solo altalene e scivoli a disposizione di tutti ma anche Danza moderna, Hip Hop, Tip Tap, Baby Dance, Acrobatica, senza l’obbligo di prenotazione.
Continueremo con questi appuntamenti per tutto il mese di maggio- ha proseguito la direttrice artistica della Miniera delle Arti – e anche parte del mese di giugno. (Info: 347.6111539).
A settembre la Miniera delle Arti /Tina Dance riprenderà regolarmente in sede tutti i suoi corsi. Come ASD avremmo potuto riprendere alcune attività anche molti mesi fa iscrivendoci a concorsi agonistici nazionali o internazionali portando i nostri allievi a gareggiare, come eravamo già abituati a fare anche prima dell’era Covid e avere così l’opportunità di continuare il nostro lavoro in sede ma, riflettendo, abbiamo voluto mettere al primo posto esclusivamente la tutela dei nostri ragazzi e dei propri familiari trasmettendo loro l’importanza del rispetto delle norme.
Quella disciplina – ha concluso Tina Nepi – che, come educatori, abbiamo il dovere di trasmettere sempre ai nostri allievi anche in questo periodo così delicato per tutti”.