L’iniziativa rientra nel progetto “Adotta un monumento, un’aiuola, un’area verde, una rua” promossa dal Comune di Ascoli Piceno.
La Panichi Srl, infatti, avendo sede nel territorio ascolano ed operando nello stesso, ha subito raccolto l’appello dell’Amministrazione comunale presentando un progetto di riqualificazione dell’area dei Giardini Pubblici di Corso Vittorio Emanuele al fine di restituire il sito alla pubblica fruizione.
L’intervento, ad opera della società ascolana, ha avuto inizio già nel mese di febbraio con l’assunzione di un esperto giardiniere nel proprio organico aziendale, che si occuperà della manutenzione del verde e custodirà il parco nel corso dei tre anni della durata della convezione stipulata per la gestione dell’area, a cui si aggiunge il lavoro dell’Agronomo Agostino Agostini che ha accuratamente preso in esame il sito ed ha suggerito le linee guida per la riqualificazione dello stesso, compatibilmente con le caratteristiche e le peculiarità storico-artistiche e botaniche del contesto.
Si aggiungono, inoltre, la sistemazione di tutti i vialetti interni all’area, il ripristino del
funzionamento della fontana nonché la pulitura del monumento dedicato al re Vittorio Emanuele II ivi collocato nel 1961.
Il plauso di tutta l’Amministrazione comunale va alla società ascolana e al suo Amministratore Unico Stefano Panichi per l’impegno e la dedizione dimostrata nei confronti del patrimonio del territorio. Con il progetto di riqualificazione del sito, inoltre, l’Amministrazione comunale è lieta di annunciare che le associazioni del territorio potranno presentare formale istanza per eventuali e potenziali attività
culturali, ricreative e/o didattiche da realizzare presso i Giardini di Corso Vittorio Emanuele; le richieste dovranno rispettare tutte le autorizzazioni e le norme previste.
Lo stesso Panichi ha sottolineato l’importanza, da parte della cittadinanza, di avere sempre più un ruolo attivo e partecipato alle iniziative del capoluogo ascolano; solo così sarà possibile dare il proprio contributo alla città anche in vista della prossima candidatura di Ascoli Piceno a Capitale italiana della Cultura 2024.