Andrea Quaglietti lascia l’USB (Unione sindacale di base). “Una decisione presa con molto sofferenza – afferma l’ex segretario provinciale e regionale- dopo 25 anni di impegno costante per la difesa dei lavoratori, dei disoccupati e delle fascie deboli del Piceno”.
Quaglietti spiega le ragioni della sua scelta : “Ho fondato e fatto sviluppare e conoscere il sindacato di base nell’Ascolano, prima come Sincobas e poi come SDL. Per due decenni sono stato in prima linea per tutelare i diritti dei dipendenti delle fabbriche e delle aziende del territorio, e tutto questo lavoro è stato molto apprezzato e riconosciuto da centinaia di operai, impiegati e dipendenti che hanno creduto nelle azioni di un sindacato libero, democratico, autonomo da qualsiasi interesse e soprattutto indipendente.
Fino a quando questo è stato possibile- aggiunge Quaglietti- insieme ad altri sono andato avanti nel rappresentare e far crescere un organizzazione che aveva come unico scopo la difesa di migliaia di persone in grandi difficoltà per la crisi dell’industria nel Piceno, le delocalizzazioni e l’imponente aumento della disoccupazione. E ho dovuto subire anche delle azioni legali da parte della Manuli che mi hanno costretto a rimanere senza stipendio per 4 anni, fino a quando il giudice non mi ha reintegrato.
Negli ultimi due anni però – ricorda l’ex segretario- nell’USB c’è stato un cambio di rotta totale rispetto ai principi e agli obiettivi che lo avevano da sempre guidato. Per alcuni dirigenti temi personali, che non riguardano lo scopo prioritario di un sindacato autonomo da lobby ed interessi, sono diventati più importanti. Mi riferisco a questioni come la tutela della famiglia, la difesa della vita contro l’aborto, il contrasto alla filosofia gender : tutti argomenti che io ho sostenuto al di fuori del sindacato ma che altri hanno osteggiato, come se fossero le linee guida di un organizzazione che deve occuparsi di tutela del lavoro e non di ideologia o programmi politici.
Così – prosegue Quaglietti – sono stato inibito nella mia attività sindacale, che mi ha spinto a maturare la decisione molto sofferta di lasciare l’Usb. Un passo che ho fatto per denunciare una modifica di indirizzo del sindacato di base, proprio nei giorni in cui si festeggiano la Festa della Liberazione e il 1 Maggio : due date fondamentali sia per i valori della libertà e della democrazia, che per quelli dei diritti di milioni di lavoratori.
Resterò comunque a disposizione di tutte le persone che avranno bisogno di aiuto, in tutto il territorio piceno.”