Il 7 aprile 2022, presso la sede dell’Avis provinciale di Ascoli Piceno, in via dei Cappuccini, 26 si è insediato il Nuovo direttivo che sarà in carica fino al 2026, in considerazione che Lauretani aveva esplicitato i due mandati. È stato scelto Stefano Felice come Presidente, che ha subito manifestato la volontà di concordare con tutti un Esecutivo efficace ed efficiente come quello passato.
Il 27 aprile è stato proposta e condivisa al nuovo Consiglio la composizione dell’Esecutivo: Vanessa Soletti – Vice Presidente Vicario; Mirco Simoni – Vice presidente; Rino Santomo -Segretario; Mia Galosi – Tesoriere. Un Esecutivo completamente nuovo che avrà il compito, all’insegna della continuità, di sostenere il nuovo direttivo dell’Avis Provinciale che è composto anche dai consiglieri: Lara Amadio; Luigi Assenti; Gabriele Baldassarri; Concetta Ferrara; Marco Foglia; Berardino Lauretani; Valeria Maestri; Katia Rossetti; Sergio Taffora.
Il neopresidente Stefano Felice ha elogiato la squadra che le Comunali gli hanno affidato, formata da uomini e donne dove sono presenti persone di esperienza ed energie nuove che condivideranno l’impegno assunto, ognuno con le proprie competenze, sensibilità, esperienze e spirito di servizio che rappresentano l’Avis Provinciale nelle sue diramazioni comunali.
“Sarà un Consiglio Direttivo – dichiara Stefano Felice – che opererà per aree tematiche dove ci sarà spazio per tutti quelli che vorranno dare il proprio contributo permettendo di sviluppare idee, progetti, promuovere eventi di carattere culturale e ricreativo finalizzati ad aumentare la sensibilità al volontariato e alla donazione. In continuità col precedente Consiglio, proseguirà nel supporto alle Avis Comunali, manterrà forti i rapporti con le Istituzioni e le Strutture sanitarie, offrirà sempre maggiore professionalità nei vari ambiti, continuando ad essere un punto di riferimento sia nel III settore sia per l’Avis Regionale.”
Tra gli obiettivi, il neo Presidente sente l’esigenza di ripristinare quanto prima “quel senso di unione e di aggregazione” che la pandemia ha quasi fermato, ma importante e indispensabile per fare rete, di proseguire nella costituzione di un’unica entità, di stringere nuove amicizie, consolidare vecchi legami, dare vita e forma all’anima dell’Avis.