Ascoli, Solidarietà, opportunità lavorative ed enologia: i risultati del progetto di inclusione sociale dell’Orto di Paolo

In una affollata conferenza stampa al Caffè Meletti, alla presenza del Sindaco Marco Fioravanti, dell’assessore regionale Guido Castelli, degli assessori comunali Donatella Ferretti e Massimiliano Brugni, delle imprenditrici Angela e Marianna Velenosi, è stato tracciato un primo bilancio sui risultati raggiunti dall’esperienza lavorativa vissuta con gli ospiti del Centro Diurno Socio-Educativo di Ascoli

Risultati eccezionali delle speciali vendemmie organizzate da Velenosi Vini e realizzate da alcuni dei ragazzi che frequentano il Centro Diurno Socio-Educativo per l’autismo L’Orto di Paolo, gestito dalla Cooperativa Sociale Pa.Ge.F.Ha Onlus di Ascoli Piceno.

Il progetto, è stato promosso nel 2020 e nel 2021 come laboratorio occupazionale per favorire la socialità, lo sviluppo dell’autonomia personale e l’integrazione lavorativa degli ospiti della struttura ed è culminato nella produzione del Falerio DOC
Edizione Speciale, la cui etichetta è stata realizzate dagli stessi ragazzi de L’Orto di Paolo.

La conferenza stampa è servita per tracciare un bilancio, più etico che economico, di questa esperienza che concilia inclusione, solidarietà e vino e che affronta un tema importante come l’inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità psico-motoria.

“Spesso non ce ne accorgiamo, presi come siamo dalle nostre preoccupazioni quotidiane, ma anche in un periodo storico complicato come quello attuale, restiamo persone fortunate. E ritengo giusto che quella fortuna vada condivisa e restituita: di fronte all’inevitabile isolamento sociale, tessere la rete solidale
diventa ancora più importante – ha spiegato Angela Velenosi – In mesi difficili, tristi e all’apparenza rassegnati, lavorare con il sorriso dei ragazzi dell’Orto di Paolo ci ha motivato moltissimo, ci ha permesso di guardare alle cose da una prospettiva diversa, di aprirci e uscire dalla nostra consuetudine” prosegue.

Grazie alla vendita dell’edizione limitata del Falerio DOC, Velenosi Vini ha raccolto fin adesso un totale di 7.000 euro da destinare al centro Diurno Socio-Educativo e alle sue attività. Il progetto entra adesso in una nuova fase che punta a consolidare l’esperienza e crescere ulteriormente nella qualità della produzione, con vendemmie da cui nasceranno il Pecorino DOC e il Rosso Piceno Superiore”.

Il dottor Mirko Loreti, vicepresidente della Cooperativa Pa.Ge.F.Ha Onlus che gestisce L’Orto di Paolo, ha commentato così l’evoluzione del progetto: “La sensibilità mostrata da Angela Velenosi e tutti i suoi collaboratori durante le due vendemmie realizzate insieme ai nostri ragazzi ci ha riempito di emozione dimostrando, a quanti pensano che conciliare disabilità e mondo del lavoro sia impossibile, che non è così. L’arricchimento di questa esperienza è stato reciproco. E ci rende ancora più
felici pensare che, in un momento dove per molti è ancora prematuro immaginare come potrà essere il domani, le nostre due realtà stiano già lavorando a nuovi progetti comuni”.

Le felici ricadute sociali ed economiche di questa iniziativa sono sottolineate anche dall’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno, attraverso le parole del Sindaco Marco Fioravanti, presente alla conferenza stampa: “Si tratta di un bellissimo progetto di integrazione e solidarietà, che unisce due splendide realtà del nostro territorio quali L’Orto di Paolo, gestito dalla cooperativa Pa.Ge.F.Ha, e Velenosi Vini. Come Amministrazione Comunale, fin dal primo giorno del nostro insediamento, abbiamo messo in campo azioni volte a favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità.

Ma per raggiungere l’obiettivo di un’integrazione che sia davvero tale, è fondamentale che anche i privati mostrino concretamente la propria vicinanza a questa categoria di cittadini: sono felice che questo progetto vada proprio in tale direzione.

Faccio dunque il mio più sincero plauso agli attori protagonisti di questa splendida iniziativa e invito tutta la cittadinanza ad acquistare una bottiglia che racchiude in sé, oltre a dell’ottimo vino, l’amore, il coraggio, la forza e il sorriso dei fantastici ragazzi de L’Orto di Paolo”.

Soddisfatto anche l’assessore regionale Guido Castelli: “Due realtà ascolane che erano già due incredibili eccellenze – ha detto – e dopo che si sono unite hanno dato vita ad un progetto che ha raddoppiato le loro funzioni. Un progetto di inclusione sociale che spero possa essere ripetuto anche in altre realtà industriali e agricole del nostro territorio.

Un progetto che amplia il già grande fascicolo della documentazione per Ascoli Piceno capitale della cultura 2024 perchè diventare capitale non significa prendere un semplice bollino ma abilitare la popolazione della nostra città ad un atteggiamento più propositivo verso il bello e il buono”.

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