Una delle Mission di Croce Rossa è quella di contribuire a creare un mondo in cui le comunità siano più forti e consapevoli, capaci di poter affrontare le sofferenze e le crisi. La Presidente Biancucci della CRI Ascoli Piceno, con i suoi volontari ed operatori già dal 2016 aveva subito attivato la macchina dei soccorsi.
Ed è proprio da quel momento, che la CRI mantenne la sua promessa, di rimanere. Grazie al progetto nazionale di Croce Rossa Italiana e Poste Italiane, si è potuto avviare un percorso di assistenza e supporto psicologico e sociale costante per la durata di due anni e mezzo.
Spiega la dott.ssa Dionisi che ha seguito dapprima le prime fasi dell’emergenza per poi proseguire con progetti di natura psicosociale: “Abbiamo incentrato il lavoro sul supporto psicosociale fondato sulla comunità, per favorire la creazione di esperienze comuni e promuovere un sentire comune condiviso dai membri di un gruppo. Condividere le proprie storie personali fa sentire meno soli e facilita il processo di elaborazione. La fase più difficile è certamente quella della separazione e saluto a fine di ogni progetto, perché si creano dei legami emotivi ed affettivi molto forti tra professionisti, volontari e beneficiari. Nonostante sia una delle parti più delicate, è necessario dare uno spazio e luogo per salutarsi ed esprimere i sentimenti presenti”.