L’assemblea regionale dei farmacisti rurali di Sunifar Federfarma ha ospitato il Presidente Nazionale Sunifar Gianni Petrosillo che ha focalizzato i tanti problemi della categoria , non dimenticando di formulare un sentito ricordo di Pasquale D’Avella che come farmacista rurale è stato anche vice presidente nazionale proprio del Sunifar.
Marco Meconi , responsabile regionale dei farmacisti rurali e vice presidente di Federfarma Marche, ha posto l’accento sulla rilevanza numerica ed occupazionale delle farmacie rurali, più di 250 in sede regionale, evidenziando che “la farmacia ha subìto un cambiamento epocale negli ultimi anni , si è passati infatti dal ruolo di dispensazione del farmaco a struttura a servizio del paziente, ancora di più nelle aree interne della nostra regionale dove il cittadino ha difficoltà a raggiungere le strutture ospedaliere e quindi vive un rapporto di fiducia con il farmacista , considerandolo struttura integrata con il Servizio sanitario nazionale ”.
Il presidente nazionale Petrosillo ha illustrato il progetto per le farmacie rurali messo a punto da Federfarma, in sede nazionale , per facilitare l’accesso ai 100 milioni di fondi stanziati dal Pnrr – Piano nazionale di ripartenza e resilienza “uno scenario impostato sulla certezza che le farmacie rurali , per sostenere il territorio , assicurano nelle aree interne, spesso ferite dal terremoto, il servizio farmaceutico e l’accesso al sistema sanitario».
I numerosi farmacisti rurali marchigiani , direttamente presenti ed anche collegati in rete, sono rimasti colpiti dalle informazioni fornite in anteprima dai vertici di Federfarma, fondate sul fatto che “l’evoluzione verso il servizio al cittadino è particolarmente importante in zone dove il primo ospedale è lontano; ovviamente si richiedono attrezzature adeguate, come quelle di telemedicina che permetteranno alla farmacia , specie se rurale , di compiere un salto di qualità verso i bisogni reali del cittadino offrendo assistenza qualificata, in rete con le strutture ospedaliere”. A titolo informativo è stato evidenziato come “tra gli obiettivi del Pnrr c’è la volontà di consolidare le farmacie rurali nei centri con meno di 3.000 abitanti – sono circa 180 sulle 250 rurali – per far erogare , loro tramite, servizi sanitari territoriali “.
Meconi – riaffermando la volontà anche del presidente di Federfarma Marche Andrea Avitabile che ha recato il saluto ai partecipanti – sostiene che “ questo progetto nazionale è pienamente in linea con le scelte per le aree interne attivate anche dalla Regione Marche , cui richiederemo, in tempi brevi , un confronto per valorizzare ed ottimizzare le idee“.
Il progetto sottoposto ai farmacisti rurali marchigiani è articolato su tre pilastri che interessano la dispensazione del farmaco, sia intervenendo sulla distribuzione per conto che nell’innovazione di tecnologie digitali e per l’automazione del magazzino, per servire meglio il paziente ; la presa in carico del paziente nel percorso di cura, quindi maggiore formazione professionale del farmacista ed introduzione di attrezzature per il monitoraggio del paziente e la gestione del teleconsulto; una prevenzione di primo e secondo livello, proponendo analisi ematochimiche di prima istanza e strumenti per la telemedicina , anche approfittando dell’accordo nazionale con l’azienda leader HTN che sostiene e valorizza la farmacia dei servizi in un unica piattaforma.