Un’altra raffica di interessantissimi concerti nella terza settimana di “Camera con vista”, il Festival internazionale di musica di Ascoli Piceno organizzato dall’associazione culturale ascolipicenofestival con il sostegno di Ministero delle Cultura, Regione Marche Comune di Ascoli Piceno, Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e Camera di Commercio delle Marche.
Venerdì 24 “Der makabre zirkus”, sempre alle 20,30, il Circolo Macabro, la novità discografica, presentata per la prima volta in Italia, dell’argentino Marcelo Nisinman, altra stella internazionale del Festival, genio del bandoneon. Raccoglie e attualizza pezzi della tradizione e opere barocche. Con lui Alberto Mesisrca (chitarre) e Winfried Holzenkamp (congtrabbasso e ukulele. Un trio super che meraviglierà. Sabato 25 “Roots Landscape”, ore 20,30, con un quartetto d’archi che conduce alla scoperta di un paesaggio sonoro che attraversa le radici della musica occidentale fino alle sue diramazioni contemporanee. Il quartetto è formato da Aldo Campagnari (violino), Andrea Esposto (violino), Vincenzo Starace (viola) e Federico Bracalente (violoncello).
Domenica 26, inizio ore 18, “Dalla classica al rock da camera” col Trio Cavalazzi formato dai fratelli Alessio (violino), Elisa (violino) e Andrea (violoncello). Faranno divertire con un programma vertiginoso: anche il violino può essere rock e la musica classica non è roba da vecchi. Dalle 16 passeggiata gratuita e guidata sul tema “Violini ascolani. Alla scoperta della liuteria in Ascoli”.
Insomma ancora una settimana molto ricca di musica. Questo Festival continua a crescere e a diventare un punto di riferimento internazionale con un’offerta che al pari delle grandi sale da concerto. E’ un Festival che fa immediatamente innamorare gli artisti delle bellezze di Ascoli. L’esibizione del violinista Gilles Apap, algerino di nascita, residente a Los Angeles, è stata davvero straordinaria. Lui col violino fa vere magie e sonorità impensabili ai…mortali. E quando ha scoperto il centro storico di Ascoli è andato in estasi. Rimarrà nella storia del Festival anche il suo simpatico omaggio alla città quando, in preda all’entusiasmo per la bellezza di piazza del Popolo, sotto le logge di Lorenz Cafè, ha fatto l’equilibrista con il suo prezioso violino tenendolo in verticale sulla fronte e non finendo mai di ringraziare gli organizzatori del Festival. Non si aspettava un ambiente tanto bello e amichevole. Ecco la forza del Festival e d Ascoli.