Boom per gli agriturismi a Pasqua e Pasquetta. A dirlo la Cia- Agricoltori italiani

I 24 mila agriturismi italiani hanno dichiarato il tutto esaurito nella giornata di Pasquetta. Nella maggior parte dei casi, sono gli italiani a scegliere le strutture agrituristiche più o meno distanti da casa.

A fornire questi dati è la Cia, Agricoltori italiani.

”Le prenotazioni sono arrivate davvero tutte all’ultimo minuto. Colpa ancora dell’incognita Covid e di una crisi economica esasperata dalla guerra in Ucraina – afferma la Cia in collaborazione con Turismo Verde, la sua associazione di promozione agrituristica.

Secondo Cia, “mentre fino al 2019 si ricevevano richieste di soggiorno 2/3 mesi prima, adesso è questione di settimane, se non di poche ore dalla previsione di arrivo. Nel caso dei pranzi di Pasqua e Pasquetta, rimpiazzare le disdette non è stato difficile. Per i pernotti, invece, il guadagno è perso e, sommato alle riduzioni di servizio per mancanza di personale causa pandemia, supera in media i 15 mila euro a struttura, da inizio anno a oggi. A rianimare un po’ il settore ci sono, comunque, anche le previsioni di ripresa di tutto il turismo nazionale con il ritorno degli stranieri già in questa primavera e pari al 30% nel lungo weekend di Pasqua, rappresentate per lo più da tedeschi e inglesi.”

“Non si può ancora parlare di ripartenza. Rinunciano già a due gite su tre, conclude Cia- si concedono un solo pernotto e spenderanno in totale tra il 10 e il 25% in meno rispetto al 2019, anno in cui i turisti di Pasqua crearono un giro d’affari sopra gli 8 miliardi, ma quello fu anche l’anno del lungo ponte. Per il prossimo bisognerà aspettare il 2025.”

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