La boxe è tornata in piazza a San Benedetto, grazie alla Pugilistica S22 di Francesco Novelli, Antonio Fanesi e Roberto Bassi, l’ex campione nazionale nella categoria supermedi nel 2015. Il ring, con tutto il suo fascino simbolico e ancestrale, troneggiava in piazza Montebello, meglio nota ai cittadini come “piazza della verdura”, già dal primo pomeriggio.
Domenico Panichi della pugilistica di casa accompagnato all’angolo proprio dalla Pignati e dall’aspirante tecnico Giovanni Magliulo, contro Valerio Travaglia dell’Ascoli Boxe con all’angolo il maestro Attilio Romanelli e l’aspirante tecnico Francesca Caputo. Match avvincente dal ritmo serrato, l’atleta Panichi chiuso e impostato già come un “picchiatore”, schivava ed entrava dentro la guardia dell’avversario con montanti e ganci in risalita, il pugile Travaglia invece, per niente intimorito, essendo più alto e longilineo lo teneva a distanza con il jab e il gioco di gambe, ad un occhio esperto sembravano già due pugili navigati nonostante la loro giovane età, purtroppo il naso un po’ debole del pugile di casa (nonostante trattasi di light boxe) che continuava a sanguinare gli ha compromesso il verdetto ma non la gloria.
Poi è stata la volta di Nasro-Allah Benhassan, sempre della S22, contro Federico Malaccari della Cluana Boxe di Civitanova accompagnato dal maestro Sergio Emili e dall’aspirante tecnico Stefano Castellani, altro match di livello molto alto nonostante si tratti ancora di atleti del settore giovanile. Il pugile di casa sicuro e indomabile si è trovato di fronte un avversario molto più alto di lui come nel match precedente e stessa giusta strategia per entrambi, ma qui parliamo di una categoria di peso superiore perciò il “gioco” si è fatto ancora più duro, quasi a rischio squalifica per entrambi perché da regolamento il colpo fino ai 13 anni non si può affondare. Il pugile di Civitanova con le sue leve lunghe contrastava l’avversario Benhassan con i colpi diretti di rimessa e il pugile della S22 come una furia incrociava i suoi colpi e rispondeva con i circolari a corta distanza. Match difficile da gestire per l’arbitro e difficile da giudicare per i giudici che alla fine hanno dato la vittoria al pugile di Civitanova. Ultimo incontro riguardante il settore giovanile quello di Simone Giudici della S22 e Luca Lapponi sempre della Cluana Boxe, match meno difficile e più alla portata della loro età.
L’atleta della S22 spavaldo a guardia bassa, sicuro delle sue schivate in rotazione e in flesso torsione e l’avversario che non ha mollato mai tenendo un ritmo sostenuto per tutte e tre le riprese stancando il pugile di casa che comunque ha convinto di più i giudici. Poi è iniziato il vero pugilato dilettantistico, con le quattro categorie in gara: schoolboy (13-14 anni), junior (15-16), youth (17-18) ed elite (19 in su). Lo schoolboy di casa è stato Lorenzo Frattali contro Alessandro De Lorenzo della Boxe Ivanko di Pescara, molto tecnico il pugile della S22, al suo secondo incontro da dilettante, mancino, veloce di gambe, chirurgico nei colpi e rapido nelle uscite e rientrate, il suo avversario non era da meno ma forse ha trovato qualche difficoltà a gestire un mancino capace di muoversi sia alla sua sinistra che alla sua destra e la vittoria è andata all’atleta Frattali che ha anche vinto la coppa come miglior pugile della serata. Lo Youth Andrea De Marco, sempre della pugilistica di Roberto Bassi, si è scontrato contro Cristiano Cipriani della pugilistica Giuliese del maestro Luciano Caioni, match equilibrato, gestito tecnicamente molto bene da entrambi, condizionato da un conteggio al pugile di casa forse azzardato alla seconda ripresa che gli è costato la vittoria.
Vittoria più netta invece per Francesco Cacaci della S22 contro Lavorgna Andrea dell’Ascoli boxe, il pugile Cacaci ha portato più colpi, in maniera tecnica e decisa e ha gestito bene la prima e l’ultima ripresa, forse qualche incertezza nella seconda ma non è mai andato in difficoltà. L’eroe della serata però è stato indubbiamente il pugile Marco Capecci, che ha affrontato Nicolò Rago dell’Ascoli boxe, lo youth della S22, a soli 17 anni, ha dimostrato alla numerosa platea di spettatori che si era raccolta intorno al ring che cosa significa avere un cuore da pugile, alla seconda ripresa ha iniziato a sanguinare copiosamente dal naso, il medico è intervenuto a tamponare l’emorragia anche se inutilmente, l’atleta Capecci non si è perso d’animo e ha continuato a battersi con coraggio e determinazione portando a termine la seconda ripresa. Alla terza e ultima ripresa l’emorragia al naso è ripresa, l’arbitro ha richiesto di nuovo l’Intervento del medico e sembrava suggerire la sospensione cautelare al maestro Bassi all’angolo che però, conoscendo il valore del suo pugile, ha assecondato la sua forza d’animo concedendogli di portare a termine il suo match anche se il verdetto ormai era chiaro. uesto è il vero spirito del pugilato, non arrendersi mai di fronte alle difficoltà ed affrontarle con orgoglio e coraggio fino alla fine ed è questa energia vitale che attira la folla intorno ad un ring. la boxe è tornata in piazza a San Benedetto del Tronto, grazie alla Pugilistica S22 di Francesco Novelli, Antonio Fanesi e Roberto Bassi, l’ex campione nazionale nella categoria supermedi del 2015.
I commercianti della zona si sono tutti prodigati per la riuscita dell’evento: il Bar Braccetti ha generosamente prestato la sua saletta fumatori per le visite mediche di rito pre gara, il pub/Bar Caja Fuerte ha messo a disposizione i servizi igienici e le tre pizzerie della piazza (Mercatino della pizza, Pizza Giò e Pizzeria del Conte) hanno elargito pizza in abbondanza per tutti gli atleti, “mai si era vista tanta collaborazione, questa piazza di San Benedetto del Tronto, apparentemente in sordina, è il vero cuore pulsante della città” dicono gli organizzatori dell’evento. È stato anche previsto un terzo tempo (che solitamente nel pugilato non esiste) per il personale tecnico ad opera di “Nu pizz di pizza” e “Hot fish”.