“Mentre Saltamartini gioca con i numeri e da giorni propone di annacquare i risultati” attacca Anna Casini “negli hub vaccinali del Piceno la regione manda a casa i cittadini che devono fare la seconda dose, con il personale che, come spesso è accaduto, deve mettere la faccia per coprire le manchevolezze di chi dovrebbe organizzare una campagna del genere nel minimo dettaglio”.
“A causa della mancanza di una adeguata programmazione” continua Casini “si rischia infatti di negare un diritto sacrosanto, quello del vaccino. È inaccettabile prendere in giro i cittadini e il personale sanitario, sopratutto considerate le temperature di questi giorni.”
“Le immagini del centro vaccinale vuoto mentre la variante delta corre e ci avviciniamo ai giorni più “caldi” dell’estate” conclude Casini “sono una ferita per la sanità e la prevenzione del Piceno”.