Non bastano la siccità, le grandinate, i cinghiali, il Covid, il conflitto russo ucraino e la pandemia energetica a danneggiare gli agricoltori che, in questo periodo, assistono inermi a speculazioni e rincari record che stanno seriamente minando la tenuta dell’intero comparto. Ora arrivano anche i cibi sintetici creati in laboratorio con cellule staminali in provetta ma fortunatamente 7 italiani su 10 (68%) non si fidano.
Interviene così la Coldiretti piceno-fermana annunciando che domani, venerdì 2 settembre, a Castel di Lama alle ore 10:30, in occasione dell’inaugurazione della 26ma edizione della Fiera S.S. Crocifisso con la più grande mostra del patrimonio zootecnico del nostro territorio, si terrà un dibattito proprio per smascherare la “Frankenstein Meet”.
Non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non è accessibile a tutti poiché per farla serve un bioreattore e non è neppure carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato.
Sono le cinque bugie della carne Frankenstein smascherate dalla Coldiretti che alza il velo sugli inganni di un prodotto artificiale presentato da abili strategie di marketing come soluzione per produrre in modo sostenibile cibo in abbondanza e sfamare una popolazione che cresce, nascondendo i colossali interessi commerciali e speculativi ad esso legati.
Se ne parlerà in occasione del dibattito di domani, organizzato proprio dalla Coldiretti piceno fermana che, dopo i saluti del Sindaco di Castel di Lama Mauro Bochicchio e del Presidente di CCIAA Marche Gino Sabatini, si confronterà pubblicamente con Ermanno Ruffini Direttore UOC Pediatria-Neonatologia AV5 Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, Daniela Caputo Nutrizionista GM Centro Medico Piceno e Don Amedeo Matalucci Consigliere Ecclesiastico dell’Organizzazione agricola.
“Siamo pronti a dare battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo mangiare” afferma il Presidente della Coldiretti Ascoli Fermo Armando Marconi. “E quello di dire NO al cibo sintetico non è l’unico impegno che venerdì chiederemo agli esponenti politici candidati a comporre le due camere nella prossima legislatura del nostro Paese” – prosegue Marconi. “A loro, infatti, chiederemo di sottoscrivere un manifesto programmatico con le cinque priorità di Coldiretti per i primi cento giorni di Governo per difendere e valorizzare il comparto agroalimentare. Dall’istituzione di un ministero dell’agroalimentare al PNRR, dalla fauna selvatica al piano invasi e la difesa degli interessi nazionali in Europa”.
Interverranno quindi al dibattito – comunica l’Organizzazione degli agricoltori – anche Francesco Battistoni di Forza Italia candidato per la coalizione di centro destra nel collegio uninominale per la Camera, Guido Castelli capolista per Fratelli d’Italia nel collegio plurinominale per il Senato, Augusto Curti in lista per il Partito Democratico nel collegio plurinominale per la Camera, Giorgio Fede candidato per il Movimento 5 Stelle nel collegio uninominale per la Camera, Mauro Lucentini capolista per la Lega nel collegio plurinominale per il Senato e Fabio Urbinati di Italia Viva candidato per la coalizione Renzi-Calenda nel collegio uninominale per il Senato.
A Castel di Lama – conclude la Coldiretti piceno fermana – fra le numerose iniziative dell’evento fieristico, sarà in mostra per tre giorni il patrimonio zootecnico del nostro territorio; venerdì mattina arriveranno oltre un centinaio di animali fra mucche, vitelli, pecore, capre, maiali, cavalli, asini, galline, conigli e il curioso alpaca.
Sabato alle ore 16,30 si terrà la gara morfologica dei bovini curata dall’associazione nazionale di razza ANABIC e Domenica, alla stessa ora, la premiazione dei quattro campioni assoluti di categoria. Per i più piccoli, inoltre, laboratori sulla tosatura delle pecore e tintura della lana, su come fare il formaggio, sulla cera d’api e per conoscere l’alpaca più da vicino.