Una bella tenuta tra le colline marchigiane, il sogno della compagna di una vita scomparsa troppo presto, una cooperativa sociale pronta a mettersi in gioco e una serie di fortunati eventi che hanno trasformato un’idea in realtà. È nato così, a Castignano, come in una favola di Natale, l’agri centro di aggregazione ‘Tenuta Verdaldo’, un luogo immerso nel verde che accoglie bambini, ragazzi e anziani ma anche famiglie e persone con disabilità.
La struttura è stata inaugurata in questi giorni e avrà una apertura quotidiana, dalle 7.30 alle 18.00, per andare incontro alle esigenze delle famiglie del territorio. La forte vocazione sociale e agricola del progetto mira alla riscoperta dei valori e delle tradizioni contadine incentivando percorsi e attività focalizzati su green, sviluppo rurale e rapporti tra diverse generazioni.
“Dall’aiuto per i compiti scolastici, all’assistenza ai più piccoli, dall’offerta di uno spazio di socializzazione alle attività per migliorare autonomia e autostima, il centro non distoglie mai lo sguardo dalla natura e dall’ambiente nel quale è inserito – spiega Emi Spinucci, presidente della cooperativa ‘Botteghe della Speranza’ -. Ne è un esempio ‘Ortoinsieme’, il percorso che vedrà protagonisti gli anziani del paese chiamati a insegnare ai più giovani le tecniche di base della coltivazione. Il progetto prevede anche incontri rivolti a genitori di ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento o bisogni educativi speciali per promuovere lo sviluppo di competenze che consentano loro di supportare il figlio nelle attività scolastiche”.
“Questo progetto era un desiderio di mia moglie, Beatrice – ha detto Emidio Valentini, con commozione nel corso dell’inaugurazione – ringrazio tutte le persone che ci stanno lavorando”.
“Beatrice era una persona che credeva nell’associazionismo, nelle persone e nei servizi che la cooperativa sta offrendo al nostro territorio e di questo vi ringrazio – ha sottolineato il sindaco di Castignano, Fabio Polini -. La riapertura della tenuta ci fa sentire Beatrice di nuovo tra noi, perché questo era il suo mondo che oggi, attraverso voi, torna a vivere appieno all’interno della nostra comunità”.
“Dare consistenza a tutti i nostri momenti di aggregazione e umanizzazione del territorio è l’ideale – ha detto don Vincenzo Catani durante la benedizione -. Questo è un luogo sacro, come la chiesa, perché ogni volta che ci incontriamo con affetto e con amore, lì c’è Dio”.