Terminerà domani, mercoledì 21 agosto, la trentesima edizione del Templaria festival svoltosi a Castignano con un gran successo.
Un’edizione che non ha deluso le aspettative ma che è riuscita addirittura a migliorare ancor di più quello che l’organizzazione negli anni passati aveva compiuto. Molte le new entry come i Sonagli di Tagatam ed i Rota Temporis, i Giullari di Davide Rossi, i Terjester ed i Lucuthea, e con la presentazione da parte delle compagnie ingaggiate di spettacoli inediti ed in linea con il tema proposto (come il “De Rerum Maleficarum” del Teatro del Ramino, oppure lo show dei Tetraedo omonimo del tema 2019, “La gloria della luce” delle danzatrici della compagnia Luci sulla danza, “Et ultra” dei Circoplà tra fuoco e giocoleria, ma da sottolineare anche lo spettacolo di coltelli e fachirismo dei Giullari di Davide Rossi, e le performances davvero adatte ai più piccini come quelle di Kalu Kalu, dei Circo Sonambulos e della Compagnia di Santo Maciniello). Una kermesse unica in tutta Italia con i suoi numeri record: 160 artisti professionisti, 10 teatri naturali all’aperto, 97 spettacoli ogni sera per circa 6 ore di emozioni e divertimento.
Altro punto di forza si è rivelata anche quest’anno l’ambientazione suggestiva in cui i tanti visitatori si sono imbattuti varcando gli ingressi al borgo. Un mix tra la magia naturale che emerge dalle millenarie rue e piazze di Castignano e i correttivi scenografici messi in atto dagli organizzatori, con luci, fiaccole, tele.
E poi ancora tanto: musei (con gli atti integrali del Processo ai Cavalieri del Tempio) e mostre (molto apprezzata quella degli strumenti di tortura medievale), artigiani e mercanti, giochi, e una vastissima scelta enogastronomica, con ben 8 punti ristoro, per tutti i palati, per tutte le tasche.
Dopo 30 anni, il festival, da una semplice cena medievale è riuscito a raggiungere alti livelli di fama nazionale, con critiche positive e commenti entusiasti da parte di addetti ai lavori e visitatori, che nelle prime 4 serate hanno già raggiunto in oltre 10.000 il piccolo borgo piceno.
Cresce giustificatamente l’attesa per l’ultima serata che renderà il giusto merito ad un evento davvero unico, ricercato, curato, ove si può tastare con mano tutto l’impegno e la tenacia della comunità castignanese, da 30 anni perno centrale indispensabile e motivo del successo del festival.