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Il Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso”, da tre anni si impegna. “Io resto qui” è sorto dieci mesi fa per non spostare l’ospedale di pochi chilometri: come mai quando si parlava di Pagliare non ha parlato?

SAN BENEDETTO – “Il nostro progetto non potrà essere archiviato dalla prossima amministrazione”. Questa la perentoria affermazione del Comitato “Io resto qui e ci arrivo facile”, che adesso conta, come soci onorari, anche Laura Gorini e Luigi Olivieri: quest’ultimo è la stessa persona che già nell’inverno scorso presentava, quando il Comitato “Io resto qui” neppure esisteva, nelle riunioni politiche del partito di cui adesso è uno dei candidati, l’identico progetto. Già allora parlava di nuove strade, bretelle, uscite autostradali e terzo braccio del porto, come se realizzare simili progetti, pur ammettendo che si possano reperire le ingentissime risorse necessarie, ben più consistenti di quelle previste dal mirabolante progetto, fosse cosa da poter portare a termine in un paio di anni. Quindi possiamo chiederci: come mai dieci mesi fa non esisteva il Comitato “Io resto qui” se già erano pronti da tempo tutti i progetti? Come mai quando era in piedi l’ipotesi Pagliare questo Comitato non è stato creato e non ha mai fatto sentire la sua voce? Oggi spostare l’ospedale di pochi chilometri non va bene mentre un anno fa portarlo a Pagliare non provocava nessuna reazione. Che strano!

Ma a noi del Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso”, da tre anni (non da tre mesi preelettorali) sempre impegnato a denunciare fedelmente i soprusi subiti dai nostri servizi sanitari ai danni dei nostri concittadini, interessa prima di tutto sapere due cose, sulle quali sino ad oggi è stato mantenuto, da parte del signor Olivieri e dei componenti del Comitato, il silenzio assoluto. Pur non aspettandoci nessuna risposta articolata e precisa, ribadiamo che sarebbe prioritario sapere:

1) Quali reparti e servizi ci saranno nell’ospedale ristrutturato, uno per uno, con precisione, e con quali spazi a disposizione per i reparti. Un elenco completo, non un generico “primo livello”.

2) Quanti posti letto per acuti e per lungodegenti ci saranno? Vorremmo un numero preciso, non un generico “adeguati”.

3) Quali sarebbero i costi ed i tempi effettivi sia per la ristrutturazione dell’ospedale che per tutte le opere che contornano come una bella cornice questo mirabile progetto, mentre forse tutti i servizi migreranno a tempo indeterminato in quel del Mazzoni di Ascoli per i lavori in corso?

Sino a quando non avremo queste risposte, e ci vanno bene anche se concordate con i politici lontani dalla Riviera, per noi le affermazioni di Olivieri e del comitato, nato casualmente a ridosso delle elezioni comunali, sono solo aria e propaganda elettorale di scarsa originalità e credibilità. Né dimentichiamo che il signor Olivieri da mesi parla di sanità pubblica ma, se non ci inganniamo, è titolare di una struttura sanitaria privata. E noi, quando una persona con interessi nella sanità privata parla di sanità pubblica, siamo sempre molto ma molto preoccupati. Perché non possiamo non ricordare come il nostro ospedale subì, pochi anni fa, il taglio di tanti posti letto, che vennero dati proprio alla sanità privata. Perciò per noi non può esserci nessuna credibilità nelle proposte nelle quali non viene chiaramente detto quanti posti letto ci saranno. Noi andremo comunque molto a fondo in tutti gli aspetti di questa situazione, a partire proprio dalle riunioni del gennaio 2021. Nel frattempo possiamo suggerire al dottor Olivieri, alla signora Gorini ed ai loro sostenitori del comitato “Io resto qui”, di fermarsi un momento a pensare: forse la campagna elettorale è sfuggita di mano a tutti loro. E non siamo la terza città, ma la quarta. Se cominciamo così …

Il Presidente del Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso” dr. Nicola Baiocchi