Risparmio, abbattimento dei costi, autosufficienza. E il futuro energetico che si affaccia sui borghi dell’entroterra piceno, colpiti dalla tragedia del terremoto.
L’opportunità, importante, arriva dal Fondo Complementare PNRR Sisma. Soprattutto dalla Sub misura A2 (“Comunità energetiche, recupero e rifunzionalizzazione edifici pubblici e produzione di energia/calore da fonti rinnovabili”), che con le due linee di intervento 3 e 4 mette sul piatto ben 68 milioni di euro. Per stimolare i Comuni a dotarsi di impianti alimentati da fonti energia rinnovabili.
Se ne parlerà approfonditamente durante l’incontro che si terrà giovedì 31 marzo all’Auditorium “Luzi” di Comunanza, con inizio alle 17,30.
A trattare la materia contenuta nel bando “Comunità energetiche e energie rinnovabili” saranno l’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli, il sub commissario alla ricostruzione Gianluca Loffredo, il professore associato dell’Università Politecnica delle Marche Francesco Corvaro e la responsabile della funzione promozione e assistenza alla Pubblica Amministrazione del Gestore Servizi Energetici Estella Pancaldi. A fare gli onori di casa, il sindaco di Comunanza Alvaro Cesaroni.
Il tema è di quelli importanti. E in Italia ha già visto alcune realtà raggiungere l’autosufficienza energetica attraverso la diffusione delle “comunità”. Una cultura innovativa, da veicolare, che strizza l’occhio ad un nuovo modo di affrontare (anche) il caro energia.
Nello specifico, il bando racchiude la linea di intervento 3 (“Realizzazione sistemi centralizzati di produzione e di distribuzione intelligente di energia e/o calore da fonti rinnovabili”) e la linea 4 (“Supporto alla creazione di comunità energetiche locali per condivisione dell’energia elettrica da fonti pulite”) e prevede incentivi a fondo perduto per impianti da realizzare ex novo oppure per repowering e/o revamping, cioè per ammodernamento, miglioramento, adeguamento di tecnologie già esistenti, purché siano di proprietà pubblica.
L’obiettivo, in primis, è quello di evitare sprechi: gli edifici che si dotano di tali impianti possono interconnettersi tra loro a livello energetico in modo da compensare carenze e/o eccessi direzionandoli, ad esempio, verso situazioni di bisogno energetico.
Inoltre, si tratta di un’opportunità nodale pure per contrastare la povertà energetica.
Il tema sul tavolo, dunque, è di quelli centrali per il futuro dell’entroterra Piceno, alle prese con la ricostruzione post sisma e con gli effetti di una crisi pandemica senza precedenti.
La partecipazione all’incontro è possibile anche da remoto utilizzando il link https://meet.google.com/wob-cjfc-hqk